Un progetto di valorizzazione del territorio attraverso la filiera Pesca Regina di Londa, i suoi derivati e gli altri prodotti tipici del territorio, condiviso tra amministrazione, produttori, coltivatori, trasformatori, negozianti, ristoratori, strutture ricettive, prende vita in questa settimana natalizia. Nasce la filiera corta della Pesca Regina di Londa e degli altri prodotti agroalimentari e sarà presente nei negozi del paese.
Chi viene a Londa saprà di poter trovare nei negozi prodotti che non esistono nella grande distribuzione, frutto di un’agricoltura tradizionale fatta di fatica e di un rapporto diretto con la natura. Chi viene a Londa sugli scaffali dei negozi, dei bar, sulle tavole dei ristoranti e degli agriturismi può comprare e assaggiare questi prodotti buoni e genuini e contribuire a far resistere le piccole coltivazioni e le produzioni uniche che rischiano di essere spazzate via in un mondo in cui la globalizzazione investe anche i gusti e quello che portiamo in tavola.
Grazie alla promozione fatta in questi anni e alla rinnovata attenzione verso la cultivar Pesca Regina,in poco tempo, è nata una filiera. Accanto alla storica marmellata di Pesca Regina, sono arrivate composte, birra e gelato artigianali, prodotti da forno, succhi di frutta. Da questo alla comparsa dei prodotti nei negozi del paese, il passo è stato breve, incoraggiato dall’amministrazione con una serie di incontri tra produttori e operatori commerciali, ristoratori e gestori di strutture ricettive. Nella settimana di Natale, avrà il via il lancio formale della filiera nei media, grazie al finanziamento che il Comune di Londa ha ottenuto dalla Regione Toscana e al finanziamento ad hoc del Parco Nazionale, attento alla specificità dei prodotti agroalimentari del territorio e della montagna. Sono piccoli passi di un progetto di ampio respiro di un territorio che vuol farsi conoscere anche attraverso i suoi sapori, in un cammino di sostenibilità e circolarità. La nascita formale della filiera nei negozi in questa settimana di Natale con le conserve, i salumi, le marmellate, il miele, i formaggi caprini, i legumi, le farine, l'olio, il bardiccio, i prodotti da forno, il vino, la birra vuol essere infatti un elemento di sviluppo in grado di attrarre il turismo sostenibile attorno a prodotti agroalimentari di grande qualità e al territorio, con le sue peculiarità ambientali, storiche, escursionistiche, culturali e di porta fiorentina del Parco Nazionale. La filiera sarà lanciata nei media e attraverso un opuscolo illustrativo con la storia del frutto e della comunità che gli ruota attorno, con la realizzazione di vetrofanie e insegne per individuare le attività economiche e gli scaffali dei prodotti derivati dalla “Regina di Londa” e degli altri prodotti locali.
“I destinatari diretti della nostra iniziativa - affermano il Sindaco Aleandro Murras e gli Assessori Barbara Cagnacci e Daniele Palchetti - sono sì i produttori e i trasformatori della Pesca Regina di Londa; ma lo sono anche tutti gli agricoltori e i produttori locali che fanno prodotti di grande qualità, così come lo sono le attività commerciali, i negozi, i ristoranti e le strutture ricettive che promuovono nei loro locali i prodotti di filiera. In ultima analisi, I beneficiari sono i cittadini tutti, nel loro insieme che avranno i benefici di una economia locale vivacizzata dalla crescita della filiera. Le ricadute positive saranno ben più ampie e generalizzate – concludono - : lo sviluppo della filiera della Pesca Regina di Londa, l’incentivazione all’agricoltura che può derivarne e dunque alla gestione del territorio montano saranno anche un impulso rilevante alla promozione turistica di questo Comune fiorentino e del Parco Nazionale”.
Fonte: Ufficio Stampa Associato Unione Comuni Valdarno e Valdisieve
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