Nei primi sei mesi di governo, l’amministrazione leghista del Comune di Pisa ha mostrato chiaramente qual è la sua idea di città e di “cambiamento”: un cambiamento che, rispetto al governo di centro-sinistra non c’è affatto, ovvero è un cambiamento in peggio.
Questa giunta non difende affatto gli italiani, come pure spesso dice, ma difende gli interessi dei gruppi economici più forti: porta avanti gradi opere inutili e costose come la tangenziale Nord-Est, non combatte la grande evasione fiscale, non interviene su questioni di interesse collettivo come il buco di bilancio del People Mover o le condizioni salariale e di lavoro all’aeroporto.
Credendo di aiutare il commercio, questa giunta aumenta l’inquinamento in città: consente parcheggi gratuiti sotto Natale invece di incentivare trasporto pubblico e mobilità in bicicletta o a piedi, e non interviene per ridurre i sorvoli rumorosi degli aerei sulla città. Ma soprattutto accresce le diseguaglianze, tagliando le politiche sociali e non finanziando la ristrutturazione e manutenzione degli alloggi popolari, e fa la guerra ai poveri invece che alla povertà.
Per dare comunque ai propri elettori una parvenza di attivismo, la giunta ha portato avanti provvedimenti ideologici e propagandistici, pericolosi sul piano del rispetto dei diritti e della non discriminazione: afferma un’idea miope di sicurezza attraverso ordinanze e divieti che svuotano gli spazi pubblici invece di ricostruire socialità e cultura; vuole discriminare gli stranieri e i nuovi residenti nell’accesso a vari servizi; propaganda il maschilismo, l’omofobia e l’islamofobia; mina il principio di laicità dello Stato, nonché l’autonomia scolastica, imponendo l’esposizione del crocifisso; attacca le associazioni non allineate, riduce gli spazi di partecipazione e minaccia di sgombero realtà autogestite importanti come la Mala Servanen Jin in via Garibaldi.
Martedì 18 dicembre il Consiglio Comunale è chiamato a discutere e votare il Programma di mandato del sindaco Conti, in cui quello che abbiamo già visto in questi primi mesi verrà messo nero su bianco, ampliato e sancito formalmente: è l’occasione per esprimere pubblicamente e con forza il nostro dissenso e la nostra idea alternativa di città. Facciamo vedere ancora una volta che c’è un’altra Pisa - popolare, solidale, laica, femminista, ambientalista, plurale - che in questi mesi si è a più riprese mobilitata e che intende difendere i diritti e la pari dignità sociale di tutte e tutti contro i violenti attacchi di questa giunta.
Per questo invitiamo tutte e tutti quelli che vivono e lavorano a Pisa, i comitati, le associazioni, i movimenti, i sindacati a unire le loro voci e le loro lotte animando un presidio cittadino, dalle 16.00 in poi, in piazza XX Settembre: respingiamo il programma di mandato della Lega e costruiamo l’alternativa per Pisa!
Diritti in comune
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