"I fondi per il raddoppio ferroviario Lucca-Pistoia non si toccano. E se così fosse, cioè se venisse confermata la notizia del definanziamento dell’opera, sono pronto a incatenarmi di fronte al ministero delle infrastrutture. Non esiste spiegazione, giustificazione o valida motivazione per causare ritardi nella realizzazione di questo intervento strategico per il nostro territorio e io farò tutto quello che mi è possibile fare per difendere l’opera, per garantire puntualità nella progettazione e nella realizzazione dell’infrastruttura e per dotare finalmente la nostra comunità di un collegamento ferroviario moderno, veloce, funzionale ed efficiente. Non è infatti possibile che si vada da Firenze a Roma o a Milano in un’ora e mezzo e che ce ne vogliano ben due da Lucca a Firenze.
I cittadini e le imprese di Lucca e della Piana hanno diritto a questa opera, hanno diritto a una mobilità sostenibile in grado di sostituire l’automobile, a collegamenti puntuali e ricorrenti e, di conseguenza, a una qualità della vita ancora migliore.
Viviamo in un territorio molto avanzato per quanto riguarda lo sviluppo economico e imprenditoriale, costretto a lavorare e a relazionarsi con infrastrutture ferroviarie che risalgono al periodo granducale.
Avere certezze sui tempi, sapere che i finanziamenti per questa opera non saranno né cancellati, né tagliati, né posticipati è un nostro diritto. Sono passati 7 mesi dall’insediamento di questo Governo e Lucca ha già dovuto subire lo slittamento dei fondi per gli interventi per le periferie e, ora, la riduzione del finanziamento per il raddoppio ferroviario.
Non posso accettare che la comunità che rappresento subisca ulteriori offese e prese in giro: per questo non avrò alcun problema a fare quello che ho detto".
Alessandro Tambellini, sindaco di Lucca
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