Le immagine dei milioni di alberi abbattuti nelle foreste di Veneto, Friuli e Trentino dal ciclone Vaia sono scolpite nei nostri occhi e la machina della solidarietà si è subito attivata attraverso una miriade di iniziative. Nel prossimo fine settimana arrivano nei mercati Campagna Amica gli abeti di Natale ottenuti dagli alberi abbattuti dal maltempo; un modo per dare nuova vita alle piante colpite dal vento lo scorso 29 Ottobre. L’appuntamento è per il 15 e 16 dicembre nei mercati Campagna Amica con calendario e orari differenziati dalla Lombardia al Veneto fino alla Capitale a Roma in via San Teodoro 74.
Un’altra significativa iniziativa è un gemellaggio simbolico promosso da Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbolia. Un’iniziativa resa possibile dalla collaborazione tra Fondazione Symbolia, Terre dei Presepi, Coldiretti Toscana e Coldiretti Treviso con Unpli Veneto e il settimanale L’Azione della Diocesi di Vittorio Veneto. Terre dei Presepi è l’itinerario presepiale più lungo d’Italia. Interessa Toscana, Umbria a, Lazio, con punte in Emilia Romagna, Piemonte ed Irpinia con il coordinamento e l’animazione di Fabrizio Mandorlini. Quest'anno è stata prodotta una apposita figurina in gesso per il presepe, realizzata da Arte Barsanti di Bagni di Lucca, rappresentante il “tartufaio”. Alcuni esempi di queste statuette saranno consegnate attraverso l’Unpli a presepi delle aree colpite dal maltempo.
“La tradizione del presepe è nata in Italia ed è un simbolo importante per le nostra comunità – ha dichiarato il presidente della Fondazione Symbolia Ermete Realacci – Un gemellaggio delle emergenze tra Veneto e Toscana, tra vento pioggia e fuoco, perché anche la provincia di Pisa è stata colpita da un devastante incendio che ha distrutto foreste e colture. La tempesta Vaia ha abbattuto milioni di alberi con venti di una violenza di una violenza di cui non si aveva memoria. La vicinanza ai territori gravemente segnanti dal maltempo testimonia l’impegno nelle emergenze di oggi e per l’azione comune per contrastare gli effetti dei mutamenti climatici”.
“L’andamento anomalo di quest’anno conferma la tendenza alla tropicalizzazione del clima per effetto dei cambiamenti climatici in atto che si manifestano - dice Fabrizio Filippi, presidente di Coldiretti Toscana – con la più elevata frequenza di eventi estremi con sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense e il rapido passaggio dal sole al maltempo. La gestione del territorio diventa una priorità fondamentale ed inderogabile – continua Fabrizio Filippi -. Sono essenziali interventi di manutenzione del reticolo idraulico, con il 100% dei Comuni toscani classificati a rischio frane ed alluvioni, fino alla cura e dei boschi e delle piantagioni. Se non viene svolta una manutenzione ordinari – conclude - gli eventi calamitosi si amplificano con effetti sempre più pesanti. In questo senso deve essere sempre riconosciuto il ruolo di custodia del territorio svolto dalle imprese agricole. Il nuovo nome della solidarietà è quello della prevenzione”.
Fonte: Coldiretti Toscana
Notizie correlate
Tutte le notizie di Toscana
<< Indietro