Muore il partigiano Gianfranco Carboncini, fondatore e presidente dell'ANPI

Gianfranco Carboncini
(da facebook)

Si è spento oggi all'età di 89 anni Gianfranco Carboncini, partigiano di Empoli e uno dei padri fondatori della sezione locale dell'ANPI, di cui attualmente era Presidente ad honorem.

Carboncini è stato uno dei partigiani più attivi del territorio, insignito della medaglia d'oro da parte del Presidente della Repubblica e di altre diverse onorificenze a livello nazionale sia dall’Anpi che da altri enti e istituzioni per il suo impegno nella Resistenza. Fu a soli 16 anni tra i 530 volontari che partirono da Empoli il 13 febbraio del 1945 per la lotta di Liberazione, nella Quinta Compagnia del Secondo Battaglione del Gruppo Combattimento Friuli. Tra i fondatori dell'ANPI a Empoli, ne era presidente. È stato anche membro del Circolo Arci di Ponzano e fino a pochi anni fa anche presidente dell'Associazione Civile Casa del Popolo.

Nel 2017 ha ricevuto la medaglia d'oro della Liberazione. Anche il Comune di Empoli gli aveva consegnato un riconoscimento nel febbraio del 2015, in occasione della celebrazione dei 70 anni della partenza dei volontari.

Il funerale si svolgerà domani, sabato 15 dicembre, alle 15, partendo dall’abitazione di Via Giovanni Targioni Tozzetti, a Ponzano, verso il circolo Arci di Ponzano dove si svolgerà un momento di riflessione, poi da lì verso il cimitero comunale di Via dei Cappuccini.

In segno di lutto per la scomparsa del partigiano Gianfranco Carboncini, presidente onorario di Anpi Empoli, l'evento in programma stasera al MuVe Museo del Vetro è stato annullato.

Il cordoglio del sindaco Barnini e l'assessore Caponi per Gianfranco Carboncini

«Con la morte di Gianfranco Carboncini se ne va un pezzo della storia antifascista e partigiana di Empoli. Tutta la comunità si unisce al dolore della famiglia, dei suoi cari e della Sezione Anpi di Empoli di cui Gianfranco era stato per anni presidente e oggi presidente onorario».

«Da sempre impegnato nel portare avanti valori e istanze antifasciste, Carboncini – racconta l’assessore alla memoria Eleonora Caponi – aveva partecipato attivamente anche alla vita politica e sociale del Comune. Un combattente e un resistente. La sua costanza nel portare avanti la battaglia antifascista non si è mai assopita, ma anzi è stata un punto di riferimento per tutto l’antifascismo empolese. Partì come volontario della Libertà nel 1945, quando aveva 16 anni. Faceva parte della Quinta Compagnia del Secondo Battaglione del Gruppo Combattimento Friuli. Gianfranco sarà sempre insieme a noi in tutte le battaglie antifasciste in difesa della libertà».

«Questo 2018 – conclude il sindaco Barnini – che si è aperto con la gioia per il riconoscimento della medaglia d'oro al merito civile per il Comune di Empoli proprio per l'opera di cittadini come Gianfranco si chiude assai tristemente invece per la sua dipartita. Lascia un vuoto grande che tutti insieme com'è testimoni della sua vita e del suo impegno siamo chiamati a cercare di colmare il più possibile portando avanti i suoi valori e il suo esempio».

La nota di Aned Empoli

"Abbiamo purtroppo appreso stamani della scomparsa di Gianfranco Carboncini, partigiano e presidente onorario dell’ANPI di Empoli, e siamo addolorati e vicini alla sua famiglia e a tutta l'Anpi. Gianfranco è stato un partigiano attivo per anni nella sua associazione, Il territorio gli è sempre stato grato non solo per il suo sforzo per la democrazia e per la sua scelta di campo fatta nei tempi bui della dittatura fascista e poi dell’occupazione tedesca, ma anche per il suo attivismo civile dopo la guerra, quando ha continuato a sostenere i valori democratici della Resistenza. Empoli vanta nel proprio bagaglio culturale, storico, umano la vita e l’azione di uomini normali che con coraggio seppero fare la differenza, seppero dare un contributo per il bene di tutti.
L’Aned, tutto il suo consiglio, saluta Gianfranco e lo ricorda in modo affettuoso e commosso. Sarà di stimolo per tutti noi a continuare  ad andare avanti nel lavoro di memoria. Lo dobbiamo a lui, a tutti gli altri partigiani ed alle giovani generazioni.
Grazie per l’esempio, Gianfranco".

Il commosso comunicato di Anpi

"Oggi, Venerdì 14 dicembre, è un giorno molto triste per noi della sezione ANPI di Empoli, ma anche per tutta la nostra comunità.

Questa mattina ci ha lasciati Gianfranco Carboncini, nome di battaglia “Francesco”, Partigiano e Presidente onorario della sez. ANPI di Empoli.

Va via un altro Partigiano, ma soprattutto un gigante, una guida, un autentico punto di riferimento.

L’eredità che ci lascia è enorme.

Appena sedicenne, nel  febbraio del 1945, con Empoli già liberata, partì volontario con altri 530 compagni, per unirsi al gruppo di combattimento “Friuli”.

Ha trascorso la sua vita a raccontare la Resistenza e a sensibilizzare, giovani e meno giovani, sui valori che fondano la nostra Costituzione.

Fino al 2016 ha ricoperto il ruolo di Presidente della sezione ANPI di Empoli, ma anche dopo non ha mai fatto mancare il suo supporto.

“Ora tocca a voi” ci ripeteva sempre e noi proveremo, con tutte le nostre forze, a non rendere vana la lotta del nostro Partigiano “Francesco”.

In questo momento di dolore ci stringiamo attorno a tutta la sua famiglia, a cui rivolgiamo un affettuoso abbraccio.

Chiunque voglia omaggiarlo e ringraziarlo per l’ultima volta potrà farlo domani, Sabato 15 dicembre alle ore 15, presso la sua abitazione di Empoli, in Via Giovanni Targioni Tozzetti da dove si muoverà un corteo funebre verso il circolo Arci di Ponzano. Qui si svolgerà un momento di riflessione, poi da lì verso il cimitero comunale di Via dei Cappuccini per l’ultimo saluto".

Il cordoglio del Circolo Arci Ponzano

Il Consiglio direttivo e i soci del Circolo Arci Ponzano si stringono con affetto attorno alla famiglia Carboncini per la scomparsa del caro Gianfranco.

Gianfranco ha rappresentato per la realtà ponzanese un punto di riferimento importante: fondatore e dirigente del Circolo, ha ricoperto il ruolo di Consigliere e Presidente dell’Associazione civile “Walfredo Polidori”. Con la sua passione e la sua politica sociale, sempre a fianco delle persone e della sua amata Casa del Popolo, ha contribuito in modo attivo a far crescere e consolidare l’attività associativa dell’Arci.

Impegnato fin da giovanissimo nella difesa della democrazia e nell’affermazione dei valori della Repubblica, ha fatto parte dei “volontari” che partirono, da Empoli, per liberare l’Italia dalla tirannia nazi - fascista.

La scomparsa del Compagno Carboncini (Francesco, come molti di noi lo chiamavano) ci rende tutti un po’ più poveri: ci mancherà la sua presenza, ci mancheranno i suoi racconti e le perle di saggezza che spesso ci donava.

Il cordoglio dell'Arci Empolese Valdelsa

La notizia della scomparsa di Gianfranco Carboncini ci riempie di dolore e di sgomento,non solo perché viene a mancare una testimonianza diretta della lotta partigiana proprio in questi tempi oscuri nei quali ci sarebbe ancora più bisogno di esempi da seguire, ma soprattutto perché Gianfranco riusciva ad essere sempre appassionato e vigile davanti alle vicende del mondo.

Per questo, finché ha potuto, ha continuato a impegnarsi sia con l’Anpi, prima come fondatore e presidente della sezione di Empoli, poi come presidente ad honorem, sia con la nostra associazione, l’Arci, come presidente della Associazione Civile Casa del Popolo di Ponzano e membro del circolo Arci

La sua partecipazione attiva alle nostre associazioni “sorelle”era il suo modo per non rassegnarsi ad un presente pieno di ombre e per continuare a combattere le ingiustizie e i soprusi, le idee razziste e di odio che si riaffacciavano, che minavano in parte la sua antica lotta e il sacrificio di una generazione intera di uomini e donne, di tanti altri giovani partigiani.

Proprio lui, che a soli 16 anni fu tra i 530 volontari che partirono da Empoli il 13 febbraio del 1945 per la lotta di Liberazione, nella Quinta Compagnia del Secondo Battaglione del Gruppo Combattimento Friuli, aveva una costante attenzione al futuro dei giovani.
Il suo pensiero era infatti rivolto sempre a loro, al mondo che si trovavano a vivere.

“Adesso tocca a voi” era solito dire ai giovani dell’anpi indirizzandoli e spronandoli a non abituarsi alle ingiustizie, ma a sollevare la testa e a lottare contro le nuove derive fasciste, a presidiare il nostro territorio perché rimanesse coeso e attaccato ai valori della sinistra, dell’Arci e dell’Anpi,di uguaglianza, mutualismo e difesa della Costituzione.

Gli volevamo bene e non era difficile volergliene, per la sua grande carica di umanità e di passione civile, per l’esempio che rappresentava per tutti noi e solo ricordarlo ci rattrista, ma crediamo che l’unico modo per rendere davvero onore a Gianfranco sia quello di continuare la sua azione:partecipare, condividere, informare, lottare con gli strumenti a nostra disposizione per difendere i diritti, soprattutto di coloro che non hanno voce.
Ci stringiamo forte e portiamo le nostre più sentite condoglianze ai familiari di Gianfranco, che abbracciamo con tanto calore.

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