Il prof-illustratore Antonio Cecchi espone nella sua scuola

Fra i corridoi della secondaria Vanghetti esposte delle opere. Sono le ‘creature’ di una persona che frequenta quelle aule e quegli spazi. Sono realizzate dalle mani magiche e dalla mente geniale di un uomo, che tutti gli studenti di quella scuola conoscono. Lui si chiama Antonio Cecchi, è un ‘prof’. Insegna arte dal 2002, è nato a Limite, proprio a due passi dall’Arno. Quel fiume è stato fonte di ispirazione, dipinge da sempre: ha studiato al liceo artistico e poi ha frequentato l’Accademia delle Belle Arti a Firenze.

In occasione del prossimo open day di sabato 15 dicembre e per tutto il mese di gennaio, saranno in mostra circa 50 sue opere e durante il periodo di esposizione potranno anche essere sostituite dall’artista.

Un viaggio a disposizione di studenti, genitori e degli altri docenti nell’l'iconografia fantastica, di estrema raffinatezza, elaborata da Antonio Cecchi, che fa perno sull’immaginario come luogo assoluto, svincolato dalle pene e dai contrasti del vivere presente: una zona franca, dove non alberghino conflitti.

Quelli di Cecchi sono disegni lievi e felici, essenziali o gremiti di particolari, eseguiti in punta di biro. Sì, perché il suo strumento più utilizzato ed efficace non è il pennello, ma una semplice BIC. Blu, nera, rossa, a volte anche il normalissimo Lapis. Una fonte di ispirazione anche per i ragazzi. I suoi quadri lasciano affiorare un mondo magico popolato di suonatori, cavalieri, figure danzanti e trasognate, animali coloratissimi o tratteggiati quasi sfiorando appena la carta.

Sarà un omaggio all'artista Antonio Cecchi e al ‘prof’. Pittore, illustratore, manipolatore e compositore di mezzi espressivi diversi, che ne sottolineano la versatilità, in un contesto di armonia compositiva che rende la sue opere affascinanti e piene di pathos creativo.

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