Decine di cittadini stamani in piazza Beccaria a Firenze hanno sottoscritto la proposta di legge promossa da Anci per reintrodurre nelle scuole italiane l'educazione alla cittadinanza come materia autonoma di studio. Il gazebo per la raccolta di firme allestito da Anci Toscana era una delle ultime iniziative organizzate dai Comuni sul territorio, per arrivare alle 50mila firme necessarie per presentare la proposta di legge in Parlamento entro sei mesi dall’apertura della campagna, ovvero il 20 dicembre prossimo. Al gazebo Massimo Fratini, assessore del Comune di Firenze da cui è nata l’iniziativa, che ha spiegato ai cittadini il senso della proposta: “Il nostro obiettivo è quello di far crescere nei ragazzi il senso di appartenenza alla comunità e offrire gli strumenti per comprenderla, attraverso la conoscenza della nostra Costituzione e i principi sui temi dell’educazione alla legalità, all’educazione digitale, all’educazione ambientale e alimentare”. Al gazebo era presente anche L'Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Firenze, che ha supportato AnciToscana con il progetto “Tasse: ce le racconta il commercialista” dedicato alle scuole.
La mobilitazione nazionale dell’Anci vede la Toscana come seconda regione per numero di Comuni che hanno aderito alla campagna, con 58 amministrazioni dove è possibile ai cittadini firmare la proposta in un ufficio ad hoc. Hanno aderito e firmato tra l'altro personaggi come Gigi Proietti, Adriano Panatta, Sigfrigo Ranucci, Alessandro Cattelan, Andrea Lucchetta, Vinicio Marchioni, Francesco Montanari, Vittorio Sgarbi, Gianfranco Pasquino, Paolo Nespoli, Gabriele Lavia, Gianni Minoli, Vauro, Giobbe Covatta, Nicola Piovani e la senatrice a vita Liliana Segre. “Avere testimonial così importanti, che hanno firmato durante le tante iniziative organizzate dall’Anci - ha detto ancora Fratini - spero ci aiuti a raggiungere l’obiettivo di cinquantamila firme”.
Della raccolte di firme ha parlato anche la vicesindaca di Firenze Cristina Giachi, che stamani è intervenuta al programma Unomattina su raiuno. “Sappiamo che l'educazione alla cittadinanza può essere percepita come trasversale a tutte le materie – ha spiegato Giachi - ma la sua introduzione curriculare garantisce sia che le famiglie abbiano la chiara percezione della sua importanza, sia che venga effettivamente svolta: perché spesso il suo insegnamento lascia il posto a quelle che sono considerate priorità più alte. La nostra è una proposta che parte dal basso, dall’esperienza quotidiana dei sindaci. Vogliamo fornire maggiori strumenti di lettura della realtà non solo per avere cittadini eticamente ‘buoni’, ma per promuovere la cognizione di quanto importante e complesso sia stare nella nostra società: insomma per avere cittadini più responsabili e consapevoli”.
Fonte: Anci Toscana - Ufficio stampa
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