Maria Federica Giuliani (Presidente Commissione cultura e sport): “Uno spettacolo che intende celebrare l’ottavo centenario dallo storico incontro avvenuto nell’agosto del 1219”
In occasione della festa dell’Immacolata Concezione dell’8 dicembre 2018 l’Associazione Legamidarte, su incarico della comunità francescana di Santa Croce di Firenze, in collaborazione con l’Associazione “Amici di Santa Croce”, e con la rivista “Città di vita”, metterà in scena nella Basilica di Santa Croce un’opera di teatro musicale intitolata Francesco e il sultano.
“L’opera – ha spiegato la presidente della Commissione cultura del Comune di Firenze Maria Federica Giuliani – ripercorrerà le tappe che hanno portato San Francesco a recarsi in Terra Santa per incontrare il Sultano durante la Quinta crociata. Tale episodio è stato scelto per la sua importanza storica, ma soprattutto perché la comunità francescana si sta preparando a celebrare l’ottavo centenario dallo storico incontro avvenuto nell’agosto del 1219. Francesco è patrono d'Italia e la sua grande umanità ed il suo esempio è stato tramandato nel corso dei secoli. Francesco ha portato avanti il potere del dialogo, dell'incontrarsi e della pace. L'incontro tra Francesco e il sultano è, inoltre, rappresentato in uno degli affreschi al santuario di Laverna”.
L’incontro, che ebbe una grande importanza storica, ed è di grande attualità in questo particolare momento storico in cui la Chiesa si fa portatrice dei valori ecumenici di pace e di dialogo con il mondo mussulmano.
Dopo la rappresentazione dell’opera Francesco e Chiara, avvenuta il 12 aprile 2017, nella Basilica di Santa Croce come inaugurazione delle Settimana Santa, che ha ottenuto l’entusiastico apprezzamento di tutto il pubblico presente, si è cominciato subito a parlare di una seconda opera da scrivere e mettere nuovamente in scena all’interno della chiesa. Con il Padre guardiano Paolo Bocci è stato poi scelto il momento in cui San Francesco a rischio della vita sua e dei confratelli che lo accompagnarono si insinuò nel territorio arabo allo scopo di incontrare Melik-el-Kâmil per annunciare il Vangelo di Cristo e porre fine al lungo conflitto. I due parlarono a lungo dimostrandosi reciproco rispetto e stima, ma senza che nessuno dei due cambiasse il proprio credo. Sebbene l’incontro non abbia avuto ripercussioni politiche fu un evento di grande importanza per l’epoca e anche adesso può offrire spunti di riflessione sul necessario rispetto per culture e religioni diverse. L’incontro, infatti, dimostrò una modernità e un ecumenismo difficilmente riscontrabili nelle vicende cui assistiamo ai nostri giorni. L’opera, scritta da Marco Papeschi, con musiche originali composte da Marco Bucci, fa emergere sia la lungimiranza e profonda sensibilità culturale di Melik-el-Kâmil, sultano di Egitto, Siria e nipote del Saladino, sia la semplice quanto granitica fede di Francesco nella parola e nell’esempio di Cristo. Proprio su queste basi fu possibile che un simile dialogo avesse luogo e lasciasse profonde conseguenze positive.
Paradossalmente i nostri due protagonisti riuscirono spontaneamente a comportarsi più saggiamente, più apertamente e più compassionevolmente di tanti leader religiosi dei secoli successivi, che sembrano quasi essere regrediti nel fondamentalismo anziché progredire sull’esempio di Francesco e Kamil.
Interpreti dell’opera una compagnia di attori giovani e meno giovani, ma uniti da un comune entusiasmo e dalla determinazione di emozionare il pubblico. A loro si unisce l’Orchestra d’archi del triennio del Liceo musicale Dante di Firenze che eseguirà le musiche appositamente scritte per l’occasione.
Rappresentare un’opera di Teatro Musicale su un episodio della vita di San Francesco direttamente in Basilica, induce, infatti, un’emozione che va oltre il già forte coinvolgimento dello spettacolo, trascende le parole e la musica, consentendo a tutti, artisti e pubblico, di vivere un’ora come fosse una parentesi catartica. (s.spa.)
L’iniziativa ha il patrocinio della Città metropolitana di Firenze, del Comune e la collaborazione del Quartiere 1. Ingresso libero. E’ gradita la prenotazione a Legamidarte: legamidarte@gmail.com o 333 7480487 (lun. e sab. 9-12, mer. e ven. 16-19)
Fonte: Comune di Firenze - Ufficio stampa
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