Quattro anni e mezzo a Barberino, il bilancio del sindaco Trentanovi

Barberino e Tavarnelle si preparano alla riunificazione. Il momento storico sarà sancito il 31 dicembre 2018. Una svolta epocale che cambia o meglio riprende il corso di una storia millenaria che ha caratterizzato la nascita del territorio. Alla mezzanotte di San Silvestro non scatta solo l’alba del nuovo anno ma sorgerà il Comune unico Barberino Tavarnelle ed è per salutare con un’accoglienza speciale l’importante passaggio istituzionale che le amministrazioni comunali di Barberino e Tavarnelle stanno pensando di organizzare una festa di fine anno con il coinvolgimento le nostre comunità. Ad anticipare cosa accadrà a partire dal 1 gennaio 2019, a seguito della consultazione referendaria dello sorso novembre che ha fatto emergere un parere nettamente favorevole alla riunificazione, è il sindaco di Barberino Val d’Elsa Giacomo Trentanovi.

“Dal 2019 le amministrazioni comunali – precisa - cesseranno di esistere e arriverà il commissario prefettizio che avrà il compito di gestire la fase transitoria fino alle nuove elezioni amministrative, previste nella tarda primavera 2019. Le figure dei sindaci rimarranno solo ed esclusivamente come consulenti del commissario prefettizio su alcune questioni, le più rilevanti. Proprio in questi giorni si è tenuto un tavolo con tutti gli enti preposti finalizzato a realizzare la fusione dei due comuni dal punto di vista burocratico e amministrativo”.

Al successo del referendum che a Barberino si è concretizzato con il 67,73 per cento dei voti favorevoli, il sindaco aggiunge la soddisfazione legata ai risultati ottenuti nell’arco dei 4 anni e mezzo di mandato. “Il bilancio del lavoro svolto è assolutamente positivo – continua - sono stati raggiunti gli obiettivi più importanti del mio mandato che sintetizzo in cinque macropunti. Dopo varie difficoltà e vicissitudini siamo riusciti a concludere le opere di completamento e ad inaugurare il più importante investimento messo in campo nel settore dell’edilizia scolastica dall’Unione comunale: l’apertura della scuola primaria “Andrea da Barberino” con la quale abbiamo portato avanti la realizzazione del campus scolastico di Bustecca dove già insistono il nido comunale “Il Melarancio” e la scuola dell’Infanzia “La Casa del Sole”. La nuova scuola primaria rappresenta un modello toscano di bioarchitettura, ecosostenibile e particolarmente innovativo per l’utilizzo della domotica e l’impiego integrato delle fonti alternative. Altro risultato è l’apertura del cantiere, avvenuta da qualche settimana, per la ricostruzione della scuola dell’infanzia di Marcialla. Naturalmente, tra gli obiettivi centrati, spiccano la riunificazione di Barberino e Tavarnelle, l’importante lavoro di rete fatto sull’Unione comunale del Chianti fiorentino che ha rafforzato il peso specifico dell’ente favorendo l’ingresso dei Comuni di San Casciano Val di Pesa e Greve in Chianti, l’accordo del Chianti per la costituzione del Distretto rurale, risultato di eccellenza scaturito dal proficuo percorso di collaborazione e condivisione di obiettivi, strategie e interventi con le amministrazioni fiorentine e senesi nell’ambito della Conferenza dei Sindaci del Chianti e i nostri produttori. Ultimo tema, anch’esso di importanza primaria per il benessere e la qualità della vita delle nostre comunità, il protocollo firmato tra le Asl Firenze e Siena per la sanità di confine. In virtù di questo accordo, i cittadini hanno ottenuto la possibilità di avvalersi del servizio del 118 proveniente dall’Ospedale di Campostaggia, di essere curati presso la struttura di Poggibonsi più vicina all’ospedale di riferimento della zona di appartenenza e di ricevere la somministrazione di medicinali per patologie specifiche, anche in relazione alle terapie riabilitative. A questi obiettivi si accompagnano le tante opere, piccole e grandi, progettate e realizzate per rispondere ai bisogni delle frazioni, il lavoro fatto sulle manutenzioni ordinarie e straordinarie, la valorizzazione delle risorse musicali, artistiche, teatrali, dei progetti espositivi e degli spazi culturali, l’attività di ricerca archeologica condotta sul sito di Semifonte, la promozione turistica in sinergia con le associazioni locali, la rivitalizzazione dei centri storici, azioni che testimoniano un grande amore per il nostro territorio che, nonostante la secolare età, continua a ispirare opere, idee e progetti per un futuro di unità, pace e cooperazione”.

Fonte: Ufficio stampa associato del Chianti Fiorentino

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