Moschea, le reazioni della politica sull'intervento dell'imam Izzedin Elzir

Sentito in commissione l'imam Izzedin Elzir per la realizzazione della moschea a Campi Bisenzio.

Moschea Campi, Sinistra Italiana di Sesto Fiorentino

“Oggi in commissione l’imam Izzeddin Elzir ha chiarito molti aspetti riguardanti la realizzazione della moschea. Dispiace che questa opportunità di approfondimento sia stata interpretata dalla destra come un’occasione per porre questioni fuorvianti nel disperato tentativo di innescare la polemica più bassa e becera. Dall’imam sono arrivate risposte puntuali e una bella lezione di laicità quando ha ribadito che la comunità rispetta tutte le leggi dello stato, comprese quelle che riguardano le unioni civili, distinguendo il tema religioso da quello civile e delle scelte individuali” - così commenta la vice capogruppo di Sinistra Italiana Cristina Conti.

“Per avere risposte diverse, alla consigliera Tauriello sarebbe bastato voltarsi e chiedere ai consiglieri comunali di Campi Bisenzio che si era portata al seguito e che, ormai, paiono dettare la linea al centrodestra sestese. Non accettiamo lezioni di legalità dalla destra, visto che ci risulta siano gli amministratori della Lega e di Forza Italia, anche in Toscana, a discriminare alcuni cittadini rifiutandosi di applicare le leggi dello Stato come quella sulle unioni civili. Da altre forze di opposizione sono arrivati, invece, spunti interessanti che saranno sicuramente approfonditi nei prossimi mesi e che denotano la volontà di aprire un dialogo serio di conoscenza e incontro tra culture. Siamo certi, purtroppo, che la destra continuerà a mettere in discussione i diritti fondamentali soffiando sul fuoco del razzismo e dell’intolleranza, ma siamo convinti che Sesto, democratica, antifascista, città del rispetto e dall’accoglienza, saprà mettere in circolo anticorpi ben più forti e a scrivere una bella pagina di dialogo tra culture” - conclude Conti.

Moschea Campi, Tauriello (FI): "Permangono perplessità"

Sebbene abbia risposto a tutte le nostre sollecitazioni, l’imam di Firenze non è riuscito ad essere convincente. È questo il primo commento rilasciato a caldo da Maria Tauriello, capogruppo di Forza Italia dopo lo svolgimento dell’audizione dell’imam in Commissione cultura, così come richiesto dal gruppo di Forza Italia e sottoscritto dagli altri colleghi dell’opposizione.

Per ora, ringrazio l’imam per la disponibilità dimostrata e per aver accettato di confrontarsi lungamente con tutti i commissari, a differenza di quanto fatto finora dal Sindaco Falchi e dalla sua amministrazione che, invece, hanno ostacolato ogni altra occasione di confronto.

Tuttavia, sebbene abbia risposto ad ogni nostra domanda, quelle in merito alle mutilazioni genitali, alla parità tra uomo e donna, dalle pari opportunità alle unioni civili, permangono immutate le nostre perplessità, certi del fatto che esistano musulmani moderati ma che non possa esistere un Islam moderato, così come invece l’imam ha cercato di tratteggiare.

Per di più, sono rimaste senza risposta le domande relative alla competenza territoriale  che avrà la moschea che si intende  realizzare  a Sesto. È stato, infatti, affermato che nessuno chiederà la carta d’identità all’ingresso e che la presenza del futuro collegamento tramviario faciliterà la presenza di persone provenienti fuori da Sesto, tale per cui, come noi abbiamo sempre sostenuto, quella che si intende realizzare a Sesto sarà anche e sopratutto la Grande Moschea di Firenze.

Siamo preoccupati, inoltre, in merito al reperimento delle risorse per finanziare la costruzione dell’opera visto che, secondo  l’imam, i soldi saranno reperiti da non meglio definite “associazioni caritatevoli” del Qatar e dall’Arabia Saudita.

Non ha riposto, infine, sulla conformazione urbanistica dell’opera e se la stessa avrà il minareto.

Per quanto ci riguarda, conclude Tauriello, non è di certo in discussione la libertà dei musulmani, in quanto persone, di professare la propria fede, ma è  argomento di discussione  la compatibilità dell’islam come religione con la nostra Costituzione, considerando che non ottempera alle due condizioni prescritte dall’art 8 della nostra Carta fondamentale.

Infine, Forza Italia continua a ritenere che il referendum consultivo potrà rappresentare una grande occasione per coinvolgere la città dinanzi ad una scelta impattante come quella di realizzare a Sesto una Grande Moschea.

 

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