“Si al contenimento dei lupi. Il Governo ci deve mettere nelle condizioni di operare e invece stiamo pagando il prezzo di un esecutivo nazionale diviso con un Ministro dell’agricoltura che viene a Siena dicendo che si devono prendere delle misure di contenimento e uno dell’Ambiente che è contrario”. Così i consiglieri del Pd in Regione Stefano Scaramelli e Simone Bezzini raccolgono l’appello degli imprenditori agricoli e zootecnici della provincia di Siena che ieri erano al tavolo organizzato dal prefetto per chiedere provvedimenti urgenti per il contenimento dei lupi e degli ibridi. “Gli allevatori hanno ragione – dicono Bezzini e Scaramelli- e ringraziamo il Prefetto per il lavoro di ascolto che sta facendo. Il Governo però ci deve mettere il prima possibile nelle condizioni di avere una normativa adeguata che ci consenta di procedere con le catture. La Regione ha chiesto al ministro dell’Ambiente l’autorizzazione al prelievo in deroga di un numero di capi pari al 5% del totale dei lupi presenti nel nostro territorio. Ma non stiamo ottenendo risposte e troppe persone stanno subendo danni ingenti a causa degli attacchi del lupo. Al primo posto- sottolineano Bezzini e Scaramelli- c’è il lavoro e la salvaguardia di chi con l’agricoltura ci campa. La Regione deve insistere col Governo e in particolare il Ministero dell’Ambiente, non solo con un piano di indennizzo. Basta illudere le persone. Serve una riposta immediata e urgente. Il Governo – proseguano Bezzini e Scaramelli - smetta anche di fare confusione. Da una parte- ribadiscono Scaramelli e Bezzini- il Ministro dell’agricoltura sostiene la linea a favore dell’applicazione di tutti gli strumenti disponibili, dall’altra il Ministro dell’ambiente è contrario all’abbattimento selettivo. C’è una divisione nel Governo che deve mettersi d’accordo e non scaricare questa frattura al suo interno, sulla Regione. Dobbiamo occuparci di questo fenomeno in maniera efficace, risolutiva e soprattutto coordinata utilizzando tutte le possibilità che la legge prevede a partire da azioni di contrasto al randagismo (prima causa dell’ibridazione) per arrivare, nei casi in cui tutti gli altri tentativi non abbiano portato a risultati significativi, all’abbattimento. Da parte nostra, come Regione Toscana, non abbiamo mai sottovalutato la situazione e ci siamo mossi, anzi, da subito mettendo in campo azioni di prevenzione e mitigazione come le recinzioni e i cani da guardia; abbiamo fatto sentire la nostra voce in Europa ed ottenuto il superamento del regime de minimis per gli indennizzi così da garantire un risarcimento più adeguato agli agricoltori colpiti. Ma questo non basta più e la Giunta si deve subito attivare con i rappresentati dei dicasteri interessati. Lo dobbiamo ai tanti allevatori che ci chiedono ogni giorno tutele serie e concrete, non proclami”
Fonte: Gruppo PD Toscana Consiglio Regionale
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