Circa 250 ragazzi questa mattina, martedì 4 dicembre 2018, si sono ritrovati all’Auditorium dell’Istituto Superiore “Il Pontormo” di Empoli per una lezione sulla sicurezza stradale.
L’iniziativa, rivolta alle classi terze, quarte e quinte delle scuole superiori dell’Empolese Valdelsa, vuole sensibilizzare i giovani sulle conseguenze che potrebbe avere un loro comportamento sbagliato sulle strade.
L’incontro è stato organizzato dai Lions Clubs della Zona B, in collaborazione con la Polizia Municipale dell’Unione dei Comuni Empolese Valdelsa, della Polizia Stradale Distaccamento di Empoli e col 118. Come di consueto parte attiva dell’evento è stata l’associazione “Lorenzo Guarnieri”. L’evento era patrocinato dal Comune di Empoli.
Dopo i saluti del dirigente dell’Istituto Superiore "Il Pontormo" Tommaso Bertelli, di Stefano Mariotti per il Distretto Lions 108 La Toscana, dell’assessore alla cultura del Comune di Empoli Eleonora Caponi e di Annalisa Maritan, Comandante Polizia Municipale Unione Comuni Empolese Valdelsa, sono intervenuti: Stefania Guarnieri, associazione Lorenzo Guarnieri; Alessio Lubrani, Direttore 118 Empoli, e Fabrizio Colombini, Comandante della Polizia Stradale Empoli. I lavori della mattinata sono stati coordinati da Stefano Mariotti, presidente della Zona B formata dai Lions Clubs partecipanti.
«Il progetto DAVID rappresenta un'occasione preziosa per i ragazzi per riflettere sulla correttezza del proprio comportamento e delle proprie abitudini quando si trovano alla guida di un mezzo – ha detto l’assessore alla Cultura Eleonora Caponi – sia esso un motorino che una macchina, ma anche quando si muovono in città da "semplici pedoni". Credo che la testimonianza di Stefania, madre di Lorenzo Guarnieri, che ha perso suo figlio nel 2010 in un incidente stradale sia stata fondamentale per far passare il messaggio che la trasgressione di una regola può comportare un rischio concreto per se stessi e per le altre persone. E' stata una testimonianza forte ed estremamente toccante, così come il suo appello agli studenti a fare ognuno la propria parte per diffondere il concetto di sicurezza in strada».
Silenzio e attenzione da parte dei numerosi ragazzi che hanno seguito un’intera mattinata di interventi sull’educazione stradale e la sicurezza di pedoni, ciclisti, motociclisti e automobilisti. Il loro interesse, visibile, nell’ascoltare esperienze di vita dolorose, insanguinate da un incidente stradale che ha tolto la vita ad un loro coetaneo.
Questa è la dimostrazione di quanto l’evento ‘Progetto David’ colga ogni anno nel segno. Proprio per loro. Ma c’è anche la commozione, vera, profonda, di questi ragazzi e ragazze nell’ascoltare la madre di Lorenzo. A ogni edizione dell’evento si ripetono le sensazioni, la commozione e la riflessione per tutti noi.
FINALITÀ DEL PROGETTO - Sensibilizzare i giovani ai temi della sicurezza stradale e renderli ‘portavoce’ fra loro di messaggi di attenzione verso pericolosi comportamenti di guida in strada. Saranno questi i componenti della squadra che tornerà nelle scuole per partecipare a incontri nelle classi per continuare a spiegare che sulla strada, in sella a un ciclomotore o a una moto, o al volante di un’auto, non solo si può morire o rimanere seriamente feriti, ma anche uccidere se si guida sotto l’effetto di alcol o droga.
Mettere più occhio alla strada, significa mettere più occhio alla vita. Di tutti.
Quindi allacciamo le cinture di sicurezza, in tutti i sedili dell’abitacolo, casco agganciato, meglio integrale, rispettare sempre i limiti di velocità, mai mettersi alla guida se in stato di ebrezza e mai distrarsi col cellulare o altro come purtroppo, invece, in questi ultimi anni. Ecco queste sono le cose principali che ognuno di noi deve seguire, sempre.
IL PROGETTO D.A.V.I.D. - Il Progetto DAVID, acronimo di D- Dati e analisi (sistema informativo completo, unico e integrato) A- Aderenza alle regole (legge, pene, controlli) V- Vita e educazione (formazione e giovani e adulti) I- ingegneria (infrastrutture stradali) D- Dopo lo scontro (assistenza alle famiglie e analisi dello scontro), coinvolge circa 2000 ragazzi l'anno tra alunni delle terze medie, scuole superiori e società sportive.
GLI ISTITUTI SUPERIORI COINVOLTI – Presenti gli studenti del Ferraris/Brunelleschi di Empoli, E. Fermi-Leonardo da Vinci, liceo scientifico Il Pontormo; l’istituto “Federigo Enriques” di Castelfiorentino. Ma il progetto coinvolge anche Virgilio, “Calasanzio”, "SS.ma Annunziata".
CHI ERA LORENZO GUARNIERI - Un ragazzo fiorentino ucciso nella notte tra il 1 e il 2 giugno 2010 nel Parco delle Cascine a Firenze, travolto mentre era in scooter da un altro mezzo a due ruote guidato da un uomo di 45 anni che guidava sotto l'effetto di cannabis e alcol. Lorenzo aveva 17 anni e mezzo e frequentava il quarto anno del liceo scientifico, giocava a pallavolo nella Sales, fra tutti gli sport amava soprattutto il calcio. Da quel tragico giorno mamma Stefania e babbo Stefano hanno iniziato un’opera di sensibilizzazione a più livelli, dai coetanei del figlio al mondo delle istituzioni, impegnandosi in decine di incontri e coinvolgendo tante persone, avviando una lunga battaglia per il riconoscimento, poi avvenuto, del reato di omicidio stradale.
Fonte: Comune di Empoli - Ufficio Stampa
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