È stata prorogata al 6 gennaio la mostra D’odio e d’amore – Giorgio Vasari e gli artisti a Bologna, curata da Marzia Faietti e Michele Grasso, inaugurata lo scorso 9 ottobre nella Sala Edoardo Detti del Gabinetto dei Disegni e delle Stampe delle Gallerie degli Uffizi. L’esibizione sarebbe dovuta terminare ieri, 2 dicembre, ma in seguito al successo riscontrato sia come critica che come numero di visitatori, si è deciso di prorogarla al 6 di gennaio 2019.
Attraverso una selezione assai accurata e significativa di disegni e dipinti (prevalentemente attinti dalle collezioni delle Gallerie degli Uffizi), l’esposizione lascia intuire come il giudizio ostile di Vasari – che imputava agli artisti d’oltre Appenino il mancato contatto con opere e materiali dell’arte classica dai quali prendere spunto e ispirazione – era destinato a non durare a lungo. I termini sono già meno duri nei confronti del Correggio che, a parer suo, se fosse uscito dalla Lombardia (l’Emilia era allora considerata terra lombarda) e si fosse spinto fino a Roma “averebbe fatto miracoli”, ma verso agli artisti della generazione successiva Vasari spende addirittura parole di approvazione.
Fonte: Ufficio stampa
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