Diritti in Comune - Mozione presentata in Consiglio Comunale.
Tenuto conto della richiesta di riequilibrio del Pef avanzata dalla società Pisamover Spa, ai sensi dell'art.30 della Convenzione sottoscritta con il Comune di Pisa.
Tenuto conto che il sindaco ha richiesto la proroga del termine ultimo entro il quale il Comune dovrà formulare una proposta in cui stabilire le modalità più opportune per il ripristino del PEF dal 31 ottobre al 31 dicembre 2018.
Tenuto conto dell'imminenza di questa scadenza.
Tenuto conto che nei prossimi giorni si inizierà la discussione sul bilancio preventivo.
Si chiede al sindaco e alla giunta
a quanto ammonta complessivamente (ricavi dei biglietti e ricavi da sosta auto) la differenza tra i ricavi previsti nel PEF e quelli effettivamente realizzati.
People Mover Sì TaS: "Siano resi noti i bilanci"
“Vogliamo chiarezza sui bilanci della gestione del People Mover e impedire che la Regione Toscana eroghi contributi pubblici a copertura di utili fantasiosamente previsti nel PEF e non realizzati. Sarebbero incomprensibili ulteriori soldi regionali per un’opera che sapevamo essere sbagliata e insostenibile finanziariamente”. Così i consiglieri di Sì-Toscana a Sinistra, Tommaso Fattori e Paolo Sarti spiegano la mozione con la quale si chiede che la Commissione regionale competente venga subito informata sui dati della gestione e dell’effettiva fruizione del People Mover e che non sia prevista da parte della Regione alcuna eventuale copertura degli utili che la società PisaMover aveva previsto ma non sono stati effettivamente realizzati.
La presa di posizione di Sì-Toscana a Sinistra arriva dopo la recente richiesta di riequilibro del Piano Economico Finanziario (PEF) da parte di Pisa Mover spa, anche attraverso un impegno diretto di risorse pubbliche. “Si prenda atto – continuano Fattori e Sarti – del fallimento di questa infrastruttura costata 70 milioni di euro, di cui 25 milioni pubblici, e alla quale la Regione destina 800 mila euro ogni anno. Il PEF della società privata aveva calcolato il raggiungimento dell’equilibrio finanziario con una media di 5 mila passeggeri al giorno ma la media si è assestata intorno ai 3300 utenti, molto al di sotto dell’obiettivo, come noi avevamo sempre detto che sarebbe accaduto”.
“Stiamo parlando di un’opera da sempre priva di qualsiasi sostenibilità finanziaria, e corredata da un PEF fantasioso, costruita senza ascoltare ragioni e rifiutando ogni seria analisi costi-benefici. Serve – concludono i consiglieri di Sì – un complessivo ripensamento dei collegamenti tra Firenze e Pisa, che, fino al 2013, col semplice e ottimo collegamento ferroviario che arrivava fin dentro l’aeroporto, erano molto più funzionali e meno dispendiosi per le casse pubbliche. Ma la ferrovia è stata smantellata per fare spazio al costosissimo People Mover, costringendo tutti i passeggeri a scendere alla stazione di Pisa e cambiare mezzo, quanto di più scomodo sia immaginabile per chi viaggia”.
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