Ancora una volta Arcenni, sarà per il clima natalizio o per le sue attività dentro il Teatro di Cascina, dispensa regali non richiesti sul palcoscenico del teatro dell'incompetenza. L'ultima uscita pubblica ritorna sul solito copione della sicurezza e dell'immigrazione per offendere la città di Pontedera descrivendola come pure essa non è. Come tutte le altre volte la destra locale fa sfoggio delle tre o quattro parole d'ordine che Salvini ha lasciato in dote a tutti gli emulatori sul territorio lamentando il verificarsi di occupazioni abusive di immobili e spaccio di sostanze stupefacenti ad opera di delinquenti che, udite udite, l'amministrazione comunale dovrebbe censire.
La ricetta di Arcenni e delle illuminate proposte di una destra sempre più controfigura di sè stessa sarebbe quella di fare un censimento tra i delinquenti (solo quelli stranieri si affrettano a specificare) ed escogitare un fantomatico "strumento" per allontanarli immediatamente dalla città. Se non fosse per il fatto che si parla di questioni serie che meritano il massimo rispetto e incrociano la legittima preoccupazione della gente, ci sarebbe da ridere o piangere a seconda del momento.
Davvero gli esponenti della destra in città pensano che le persone senza fissa dimora, che magari occupano abusivamente immobili e che magari sono inserite negli ambienti dello spacci oe del consumo di droga siano cittadini residenti a Pontedera, conosciuti all'anagrafe e seguite dai nostri servizi sociali? Come fa Arcenni anche soltanto a non immaginare che quei delinquenti di cui lamenta la presenza, a Pontedera, a Cascina come a Pisa, sono per larga parte nemmeno residenti e dunque "invisibili"? E chi potrebbe mai escogitare uno "strumento" per allontanarli dalla nostra città se non il Parlamento Italiano ed il Ministero dell'Interno oggi guidato dal plenipotenziario super Ministro Salvini? Lo sanno gli amici della destra pontederese che il meraviglioso decreto sicurezza approvato in pompa magna non fa altro che nascondere la polvere sotto il tappeto e rendere invisibili allo Stato italiano anche quelle persone già censite ed inserite in un percorso di integrazione lasciandole in balia del degrado e dei gruppi organizzati della delinquenza nostrana?
Non ci siamo caro Arcenni. La sicurezza urbana è affar serio e va gestita con rispetto dell'intelligenza delle persone che, legittimamente, chiedono allo Stato di vivere serenamente le proprie città. Questo sta facendo il Partito Democratico di Pontedera tramite i propri amministratori. Le azioni messe in campo in sinergia con le forze dell'ordine, le associazioni, le autorità competenti sono pubbliche e messe in campo ogni giorno. Senz'altro non saranno sufficienti. Ma contiamo che le nuove leggi del Parlamento ed i nuovi strumenti che il Ministero metteranno a disposizione della causa diano il proprio contributo per affrontare meglio i problemi.
Floriano Della Bella
Segretario Partito Democratico di Pontedera
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