Festa della Toscana, Mattarella: "Riflettere sulla dignità dell’essere umano"

(foto da Facebook)

Lo squillo delle chiarine del Comune di Firenze e l’inno di Mameli hanno aperto, questa mattina 30 novembre, al teatro La Compagnia, la seduta solenne del Consiglio regionale, dedicata alla Festa della Toscana sul tema “Dai Medici ai Lorena: il Granducato di Toscana, faro di civiltà per l’Europa”.

“La Festa della Toscana rappresenta una solenne occasione di riflessione sulla dignità dell’essere umano - il presidente dell’Assemblea regionale Eugenio Giani legge il messaggio inviato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella - Questa iniziativa nel segno del contrasto alla pena capitale e ai trattamenti inumani o degradanti intende celebrare la secolare identità della Regione che affonda le sue radici nelle libertà comunali, confermandone la vocazione all’impegno per superare ogni discriminazione a tutela dei diritti inviolabili della persona”. “La straordinaria scelta di civiltà del Granduca - continua il messaggio - costituisce ancora un punto di riferimento al quale la Toscana si ispira per alimentare quel patrimonio di virtù civili testimoniato dalla sua storia”.

Il presidente Giani si è poi rivolto ai numerosi giovani in platea, invitando le nuove generazioni a trasmettere i valori fondamentali della Festa. “In Toscana, noi siamo stati i primi ad abolire la pena di morte nel mondo, ma oggi è solo in 106 Stati su circa 200 - ha detto Giani - che la pena di morte è stata abolita, ve ne sono altri 47 in cui la pena capitale è nell’ordinamento e questi coprono più della metà della popolazione mondiale”. Giani ha precisato che “nel mondo sono più di 4mila le condanne a morte che vengono eseguite” e che “dei quasi 7 miliardi di persone nel mondo più della metà vivono in Paesi in cui ancora c’è la pena di morte”.

Il presidente ha ricordato l’omaggio, reso questa mattina al cimitero di Cascina dove ha deposto una corona di fiori alla tomba di Greg, ucciso nel braccio della morte in Texas. L’uomo aveva espresso come sua ultima volontà, quella di essere sepolto a Cascina, un luogo che non conosceva la pena di morte. A Cascina era presente, fra gli altri, il consigliere segretario dell’ufficio di presidenza Antonio Mazzeo.

Passando la parola all’ospite d’onore della giornata, al presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani, Giani ha ribadito che “la Toscana ha sempre guardato all’Europa come soggetto che può interloquire con il mondo e che può darci quel respiro per esprimere i nostri valori”.

“L’Europa - è intervenuto Tajani - è l’unico continente al mondo dove non esiste la pena di morte, questo significa difendere la libertà. Siamo contro la pena di morte non perché siamo più morbidi nei confronti di chi ha commesso reati gravissimi; chi ha compiuto reati gravissimi è giusto che sconti la pena fino alla fine dei suoi giorni; siamo contro la pena di morte perché anche il peggior assassino e delinquente deve aver la libertà nella sua vita di potersi pentire, di poter cambiare”.

“La Festa della Toscana - ha concluso Tajani - è una festa di libertà e la Toscana è una terra di libertà. Leonardo Da Vinci regalava il sogno di essere liberi, gli stessi artisti toscani, che hanno rappresentato la storia di questa terra da Michelangelo a Brunelleschi, da Puccini alle intelligenze più nuove come Ernesto Piaggio, inventore della Vespa, sono tutti elementi che identificano la Toscana e la sua libertà”.

Il presidente Giani ha poi invitato sul palco il presidente della Regione Enrico Rossi per consegnare, insieme, il Pegaso della Regione a Tajani.

 

Rossi: La battaglia per i diritti non finisce mai

“La battaglia per i diritti non finisce mai, e non è detto che il progresso sia continuo, si può tornare anche indietro. Per questo la Festa della Toscana è importante, perché celebriamo un  momento che sancisce una grande prova di civiltà e di cultura, la decisione della Toscana di abolire la pena di morte nel 1786”.

Così il presidente della Giunta regionale Enrico Rossi ha aperto il suo intervento davanti alla folta platea del teatro della Compagnia.  Si è trattato, ha ricordato Rossi, di un momento storico per tutta la civiltà europea, perché si affermò l’idea che la pena deve essere proporzionale all’offesa, che deve essere utile ed efficace, che deve tendere al recupero del reo. “E si è sancito – ha sottolineato – che è lo Stato che deve assicurare la protezione dei cittadini, che è lo Stato e non il privato cittadino a detenere il monopolio della violenza, fatto su cui riflettere anche oggi”.

La storia della Toscana, ha osservato il presidente della Regione, “è profondamente intrecciata a quella dell’Italia e dell’Europa. La Toscana è grande e guarda al  mondo, questi sono il nostro ruolo e la nostra identità. Un’identità aperta, perché chi si chiude lo fa per paura, che si ritrova già nel governo di Pietro Leopoldo e dei Lorena”. “Un’identità – ha concluso – che si scandisce sui principi di umanità, giustizia, razionalità e buon governo; è un’eredità importante che i Lorena hanno consegnato a noi, e a voi giovani”.

Rossi ha poi commentato l’intervento, non programmato, di una rappresentante dell’associazione per la Vita indipendente che ha preso la parola in sala durante il discorso di Tajani, ribadendo l’importanza che ai disabili sia garantito l’aiuto di un assistente.

“Il diritto alla vita indipendente è importante, è un diritto a cui la Toscana è sempre stata sensibile - ha detto -, ma non basta. Deve essere un diritto sancito nelle leggi nazionali ed europee, la nostra Regione non può fare tutto da sola. La Toscana ha stanziato per questo 9 milioni di euro, il governo nazionale 15 milioni per tutto il territorio nazionale. Il governo centrale su questi temi è assente, e non da adesso, da molti anni”.

La cerimonia di apertura della Festa della Toscana si è conclusa con l’esibizione del cantautore fiorentino Paolo Vallesi, che ha proposto tre canzoni scelte dal suo repertorio:  “Un filo senza fine”, “Pace” e “La forza della vita”.

Come ha ricordato in conclusione il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani, questa edizione della Festa si snoderà attraverso 132 eventi organizzati nell’arco di tre mesi. Oggi pomeriggio, alle 17, Giani e il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani si recheranno al museo nazionale di Palazzo Reale a Pisa, per rendere omaggio a Pietro Leopoldo, nel luogo in cui firmò il codice leopoldino. Stasera, alle 21 note di musica con il concerto dell’Orchestra regionale toscana al teatro Verdi;alle 22 il presidente Giani parteciperà a “Natale in piazza per la Festa della Toscana” a Empoli dove si terranno proiezioni luminose sui palazzi storici in omaggio al Granduca Leopoldo di Toscana.

 

 

Fonte: Regione Toscana

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