Agitazione dei lavoratori del bar della Regione, la solidarietà dalla Rsu

La stampa di questi giorni ha riportato le notizia dello stato di agitazione dei lavoratori che effettuano servizio presso il bar della Regione Toscana per la mancata corresponsione in busta paga di alcune voci previste dal CCNL di settore e dagli Accordi Integrativi Provinciali e della preoccupazione per il rischio licenziamento o riduzione oraria o trasferimento in altra sede a causa di una minore frequentazione dei clienti interni.Questa RSU già più di un anno fa aveva avanzato una proposta per codificare in maniera più chiara il diritto ad una breve sospensione dell'attività lavorativa prevista per legge e regolamentata dalla necessità di breve ristoro per il recupero psico fisico della persona, diritto che è comune a tutto il mondo del lavoro.L'Amministrazione, solo pochi giorni fa, ha deciso per la sua codifica secondo modalità che non hanno trovato il consenso di questa RSU e, cosa ancora più grave, avendo costretto per mesi i dipendenti ad utilizzare il monte ore dei permessi personali e familiari per poterne usufruire, cosa che ha sicuramente avuto un effetto fortemente negativo sull'attività dei servizi di ristoro interni.Chiariamo inoltre che è del tutto falso che la generalità dei dipendenti della Regione Toscana abbia, in passato, usufruito di una breve pausa in modo inappropriato o illegittimo, ma anzi nella piena consapevolezza da parte di direttori e dirigenti che, per contratto, hanno la responsabilità ed il controllo del personale e della sua attività lavorativa.Come già fatto con il comunicato sindacale del 10 settembre scorso, questa RSU esprime piena solidarietà ai lavoratori dei servizi di ristoro coinvolti nella difesa dei propri diritti e del proprio posto di lavoro ed il sostegno concreto affinché nessun orario venga ridotto e nessun posto perso.

Rsu Regione Toscana

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