In occasione della Festa della Toscana, che ricorda il 30 novembre 1786 (giorno in cui il Granducato di Toscana divenne il primo Stato al mondo ad abolire la pena di morte), l’eurodeputato PD Nicola Danti ha affidato ad un post su Facebook il proprio pensiero sui fatti di Monte San Savino e sulla gestione del caso da parte del Ministro Salvini.
«Il 30 novembre 1786 – scrive Danti – la Toscana scelse di non abdicare al principio di umanità nella gestione e nella sanzione dei delitti penali. Questa ricorrenza mi porta a fare una riflessione su quanto sta avvenendo dopo i fatti di Monte San Savino. Io credo che lo Stato debba trattare il tema della sicurezza e della legalità giocando un ruolo forte, guadagnando la fiducia dei cittadini nel rispetto dello Stato di diritto. Non speculando sulla paura ed evocando la “giustizia fai da te” per qualche voto in più come sta facendo Salvini.»
Prosegue l’europarlamentare toscano: «È lui il Ministro dell’Interno, è lui che ha fallito nel garantire la sicurezza dei cittadini, è lui che sta facendo l’opposto, tanto col Decreto Sicurezza (che aumenterà soltanto l’illegalità nelle nostre città) quanto con la proposta di dare pistole facili a chiunque. A distanza di 232 anni – conclude Danti – sta a noi riaffermare i princìpi a cui si ispirò il Codice leopoldino contro chi vorrebbe riportare indietro le lancette della Storia e della civiltà.»
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