“È indescrivibile la felicità che ho provato quando ho scoperto che il tartufo che avevamo trovato era così grande. Senza neanche tirarlo fuori dalla terra, sono stato ad osservarlo incredulo mentre mi fumavo la sigaretta, non ci potevo credere”. Non nasconde una certa emozione Mauro Del Greco, un livornese di 50 anni che di mestiere fa il tartufaio e proprio tre giorni fa ha trovato sulle colline sanminiaesi un tartufo da 2 chili e dieci grammi. Con lui il suo inseparabile cane lagotto, Enea, vero protagonista della scoperta. “Quando il cane mi ha segnalato che aveva trovato qualcosa, appena ha iniziato a scavare l'ho spostato perché temevo che potesse romperlo – spiega il tartufaio -. Ho iniziato a scavare anch'io e mi sembrava che fossero più tartufi uno vicino all'altro, come mi era capitato altre volte di trovare. Invece, dopo poco ho capito che avevo trovato un tartufo enorme”. Nessuna rivelazione su che fine abbia fatto la maxi pepita, venduta all'estero (unica indiscrezione che il tartufaio ci ha voluto dire), di certo c'è che qualcuno l'ha già acquistata. “Ho dato la mia parola che non avrei rivelato l'acquirente, e così intendo fare – prosegue Del Greco -. Comunque mi sa che tra pochi giorni si verrà a sapere...”.
E proprio per sottolineare l'importanza che ha questa scoperta, il sindaco di San Miniato Vittorio Gabbanini, insieme il presidente della Fondazione San Miniato Promozione Delio Fiordispina hanno voluto consegnare a Del Greco “Il tartufo di diamante”, il riconoscimento più importante mai assegnato ad un tartufaio. La cerimonia si è svolta oggi pomeriggio (29 novembre) in Palazzo Comunale a San Miniato dove al tartufaio livornese è stata consegnata una targa in argento insieme ad una cartella e a un'agenda in pelle.
“Si tratta del tartufo più grande del secolo, il secondo più grande mai ritrovato dopo quello da 2,520 kg scoperto da Arturo Gallerini, detto il 'Bego', che risale al 26 ottobre del lontano 1954, in un luogo chiamato La Vallina – spiega Fiordispina - . Quel tartufo fu comprato dal commerciante albese Giacomo Morra che veniva spesso a San Miniato ad acquistare grandi partite di tartufi bianchi. Per cinquanta anni i retroscena su chi fosse il cercatore che ha trovato il fungo sotterraneo più grande del mondo è rimasto segreto e lo abbiamo scoperto solo nel 2003: secondo fonti attendibili, sappiamo che fu regalato al presidente degli Stati Uniti Eisenhower. Questa nuova scoperta torna a far parlare di San Miniato, terra di tartufo”.
“Il premio consegnato oggi è un riconoscimento 'extra' perché il fine settimana scorso la Mostra del tartufo si è conclusa con la consueta consegna dei tanti premi, tra i quali appunto il 'Tartufo d'oro', dedicato alla pepita più grande trovata durante la kermesse - spiega il sindaco Gabbanini -. Ma, vista l'eccezionalità e la tempistica di questo ritrovamento, è stato necessario allestire una nuova premiazione coi caratteri della straordinarietà che abbiamo voluto chiamare il 'Tartufo di diamante' e che oggi abbiamo voluto consegnare, perché si tratta di una scoperta che valorizza un territorio straordinario com'è San Miniato, la terra del tartufo bianco per eccellenza".
Fonte: Comune di San Miniato - Ufficio Stampa
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