I carabinieri non avrebbero potuto prevedere la morte di Riccardo Magherini, ex calciatore scomparso per arresto cardiocircolatorio dopo essere finito in manette il 3 marzo 2014. Lo afferma la Corte di Cassazione nella spiegazione dell'assoluzione dei carabinieri imputati. Magherini era "in delirio eccitatorio per intossicazione da cocaina" e, secondo la Corte, non era una condizione prevedibile "perché le forze dell'ordine non avevano le competenze specifiche in materia" durante l'arresto di persone in questo stato.
Per 13 minuti, dall'1.31 alle 1.44, i militari tennero fermo Magherini corpo a terra mentre veniva ammanettato. L'uomo disse anche "Sto morendo" ma nessuno gli dette retta, pensando che fosse riconducibili alle "affermazioni deliranti" che aveva pronunciato durante l'arco della serata. Solo il 13 marzo, 10 giorni dopo la morte, divenne operativa la circolare dei carabinieri che metteva al bando le immobilizzazioni protratte.
Notizie correlate
Tutte le notizie di Firenze
<< Indietro