Per la Geotermia, manifestazione pubblica a Larderello

Sabato 1 dicembre dalle 10 alle 12 si terrà a Larderello, una manifestazione contro l’esclusione della geotermia dal decreto FER per l’incentivazione come energia rinnovabile.

E’ stata chiesta la presenza dei Sindaci geotermici e di quelli dei comuni limitrofi che dalla geotermia traggono posti di lavoro quella di tutte le forze istituzionali, politiche e sindacali provinciali e regionali ed abbiamo già avuto numerose adesioni.

Per quanto riguarda l’attuale industria geotermica, se dovessero sparire gli incentivi per i nuovi impianti geotermici, nei prossimi cinque anni (2019 – 2024) potrebbero essere circa 600 i milioni di euro di investimento a cui Enel Green Power potrebbe rinunciare. Risorse legate ai progetti di sviluppo e ai nuovi impianti di PC6 (a Piancastagnaio, il cui progetto è in fase di approvazione VIA in Regione) e altri progetti in fase di ricerca in Toscana (nelle aree geotermiche in cui Enel Green Power opera tra le province di Grosseto, Pisa e Siena).

Rimarrebbero quindi le risorse per le attività per la manutenzione e il restyling tecnologico delle centrali esistenti (comunque già tutte dotate di AMIS – Abbattimento Mercurio e Idrogeno Solforato – e tutte sottoposte a continui e costanti operazioni di rinnovo secondo i migliori standard tecnologici e ambientali esistenti), ma rischierebbero di sparire tra parte degli investimenti per nuovi piani di sviluppo.

Attualmente la geotermia dà occupazione a circa 650 addetti diretti e a circa 1.000 / 1.500 nell’indotto indiretto. A proposito di occupazione, ogni nuovo MW di potenza installata per nuovi impianti crea circa 2 posti di lavoro tra indotto diretto è indiretto (si calcola che per ogni nuova centrale da 20 MW, come dovrebbe essere PC6 per esempio, si creano 40 posti lavoro), oltre a tutto il lavoro indotto temporaneo nelle fasi di cantiere per la costruzione di nuove centrali che di solito, per ogni nuovo impianto, é stimabile intorno alle 100 persone per un paio di anni con considerevoli ricadute anche sulle strutture alberghiere e di ristorazione.

Infine, per quanto riguarda l’incentivazione delle rinnovabili, essa remunera ogni MWh prodotto con poco meno di 80 euro solo ad un numero ridotto di centrali, con un corrispettivo annuale che varia fra 100 e 110 milioni. Tali cifre ricadono a loro volta totalmente sull’indotto geotermico, peraltro fatto raro rispetto alle altre rinnovabili incentivate perché la Geotermia è l’unica filiera rinnovabile tutta made in Italy con molte più ricadute di manutenzione e restyling
rispetto alle altre fonti.

Inoltre i comuni geotermici e la Regione Toscana percepiscono annualmente da Enel Green Power una royalties di circa 30 milioni, che possono essere riutilizzate da tali enti per progetti d’area e di miglioramento del territorio comunale.

Invitiamo i cittadini partecipare numerosi perché é necessario che il governo abbia la cognizione del reale sentire dei territori e che assolva e legiferi in materia di geotermia studiandola rigorosamente ed in profondità, privilegiando i rapporti istituzionali e non quelli non con sparuti gruppi di persone che si arrogano arbitrariamente il diritto di rappresentare i territori geotermici e che affrontano il problema opponendo fake news alla verità dei dati scientifici.

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