Tutte le Unioni Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili della Regione Toscana prendono atto che la Confcommercio della Provincia di Pisa, attraverso il gruppo Giovani Imprenditori, ospiterà il giorno 30/11/2018, in occasione del XIV Premio giovani imprenditori 2018, il Sig. Gianluca Massini Rosati, l’”escapologo fiscale”.
Molto è stato già detto e scritto dalla categoria in merito, sia dal Presidente Nazionale dell’Ordine dei Dottori Commercialisti, Dott. Massimo Miani, sia in più occasioni dalle sigle sindacali dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili.
La presente non vuole essere quindi un classico comunicato a difesa della categoria, ben altre sono le sfide e le problematiche che i Commercialisti vogliono e devono affrontare. Vuole però essere un grido determinato in difesa dell’onorabilità del termine “Commercialista”, ormai oggi usato ed abusato da chi non ne ha alcun titolo. Nell’era delle lauree su Facebook, il Dottore Commercialista ha l’onere di difendere il proprio percorso formativo, i titoli che ha conseguito e, non ultima, la cultura specifica sulle tematiche fiscali oggetto di continua formazione annuale obbligatoria.
In questa epoca di venditori digitali, appare senza dubbio svilente vedere la figura dell'escapologo invitata, in qualità di esperto fiscale, in numerose trasmissioni televisive.
D'altronde la medesima cosa accade ormai per tutti i settori: dalla medicina, al giornalismo, all’ingegneria... Utilizzando internet ed i vari social media si può fingere quasi tutto: c’è chi simula una vita dorata per racimolare followers, chi supera qualsiasi limite per avere consensi digitali e chi simula conoscenze. Nel breve periodo ciò può condurre ad ottenere compiacenti risultati, ma non va dimenticato che tali traguardi sono in realtà fondati soltanto sulla finzione.
Pertanto non sarà sicuramente la “Soluzione Tasse s.r.l.”, con cui Massini Rosati si profonde nel lodevole intento di far pagare meno tasse agli imprenditori (e di cui è proprietario per il 51% attraverso una holding inglese) ad impensierire la categoria, anche in considerazione del fatto che la stessa altro non è che un centro elaborazione dati come molti ce ne sono sparsi nella nostra penisola.
Purtroppo si sa, le vittime sono sempre i più deboli, i quali magari, tra qualche anno, ricevuti gli avvisi di accertamento, chiederanno all’escapologo di difenderli in Commissione Tributaria. Ah no, il nostro escapologo non può andare, non ne ha alcun titolo. Sicuramente allora lo farà egregiamente la schiera dei suoi professionisti (ma chi sono?) di “Controffensiva Tributaria”. Di certo non manca la fantasia nella scelta dei nomi.
Questo comunicato vuole però sensibilizzare le Istituzioni, quelle che hanno sponsorizzato quest’evento e quelle che vi sono state invitate. Perché le Istituzioni noi Dottori Commercialisti le rispettiamo e nelle Istituzioni noi Dottori Commercialisti ancora crediamo.
Confcommercio Italia e Confcommercio Pisa, nelle persone del Direttore Federico Pieragnoli e della Presidente Federica Grassini, vengono pertanto invitati a rivedere lo statuto ed il codice etico della Confederazione. Ci si domanda come può un’associazione che dichiara di avere tra i principi fondanti presenti nel suo statuto quello della “responsabilità verso il sistema sociale ed economico ai fini del suo sviluppo equo, integrato e sostenibile”, discutere di fisco e tasse non con un esperto professionista ma con un soggetto che suggerisce all’imprenditore (segreto n. 50 del corso dell'escapologo) di spogliarsi di ogni bene, in quanto il soggetto nullatenente non ha niente da temere dal fisco.
Al Sindaco di Pisa Dott. Michele Conti, domandiamo come Lui, che come noi è iscritto ad un albo professionale e sa cosa significano professionalità e specializzazione, possa andare ad ascoltare i preziosi suggerimenti di un soggetto che (segreto n. 23 del corso dell'escapologo3) invita l’imprenditore a portare in deduzione le spese di accompagnamento/escort.
Ci chiediamo se al Presidente della Camera di Commercio di Pisa, Valter Tamburini, per la figura istituzionale che ricopre, faccia davvero piacere veder accostata la propria immagine a colui che (segreto n. 40 del corso dell'escapologo3) consiglia all’imprenditore di spedire i libri sociali in paesi “off-shore” a seguito della delocalizzazione della società e della nomina dell’amministratore ad una c.d. “testa di legno”.
Fortunatamente nel business 2.0, dicevamo, si può fingere quasi tutto… quasi.
Fonte: Unione Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili
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