Fondi europei di sviluppo regionale: la commissione Politiche europee fa il punto sul Bando Por Creo Fesr Toscana 2014-2020, con l’audizione del direttore generale di Sviluppo Toscana, Orazio Figura, e della dirigente autorità di gestione della Giunta regionale, Angelita Luciani.
A poco più di un mese dalla scadenza del target intermedio, la seduta di oggi, lunedì 26 novembre, è servita ad approfondire i dati forniti da Sviluppo Toscana in risposta a specifici quesiti anticipati dal presidente Tommaso Fattori e per capire se entro il 31 dicembre 2018 saranno certificati i 148 milioni di spesa richiesti per scongiurare il rischio di disimpegno.
Figura conferma che, per quanto riguarda le azioni di verifica che sono di competenza di Sviluppo Toscana, pur considerando 42 milioni di euro ancora da certificare il rischio che la Commissione Europea non eroghi i fondi è comunque superato. Nel corso dell’audizione Figura e Luciani hanno risposto alle domande del presidente, rassicurando sul fatto che il target richiesto per poter ottenere anche la cosiddetta ‘performance di riserva’ sarà raggiunto entro la fine dell’anno, in modo da aver garantito il 6 per cento in più rispetto ai fondi già assegnati.
Fattori saluta “l’evidente accelerazione conseguita anche grazie all’attenzione che abbiamo messo sui ritardi nella gestione dei bandi europei e nelle liquidazioni di quanto dovuto alle imprese beneficiarie e sulla conseguente necessità di riformare il meccanismo e rafforzare Sviluppo Toscana. È stato fondamentale l’impegno di questa commissione e del Consiglio regionale, per arrivare a una ridefinizione complessiva del sistema che presiede all'istruttoria di ammissibilità delle domande di finanziamento, al controllo della spesa rendicontata fino al pagamento dei contributi alle imprese e ai beneficiari, che possono essere anche liberi professionisti”. Però, aggiunge, “Quarantadue milioni di euro da certificare nel giro di un mese resta una cifra notevole”. Fattori auspica che si riesca ad ottenere “anche questa volta la riserva di performance”.
Agli atti, elenca il presidente, ci sono i riscontri che in Commissione hanno accompagnato, per lungo tempo, “le richieste di intervento” per scongiurare “la perdita dei soldi per le imprese toscane”. Oggi sono in primo piano anche le positive novità introdotte in risposta ai problemi emersi. “È certamente positivo il fatto che siano state assegnate unità di personale aggiuntive provenienti da Fidi Toscana – continua il presidente – dal momento che avevamo sollevato più volte il nodo dell’insufficienza del personale di Sviluppo Toscana. Come è positivo che fra le misure di accelerazione sia prevista la possibilità di rendicontare progetti attraverso la certificazione di un revisore contabile, misura che sta dando i suoi frutti.
Restano tuttavia “Le criticità emerse ancora oggi sul sistema informativo acquisito a suo tempo dalla Regione Piemonte, che ha già richiesto moltissime modifiche e costi alti – aggiunge Fattori –: un sistema che non è ancora del tutto efficiente e che causa lavoro aggiuntivo al personale di Sviluppo Toscana oltre che rallentamenti che si ripercuotono sulle imprese”. Critici anche i tempi medi di attesa per concludere il procedimento di erogazione dell’aiuto finanziario: “Duecentodiciassette giorni sono tanti, davvero troppi: la Commissione europea prevede 90 giorni, che con i tempi di integrazione della documentazione possono diventare al massimo 120: anche questo è un problema da risolvere nel 2019, per evitare danni alle imprese, minori investimenti o una riduzione dei progetti”.
Fonte: Consiglio regionale della Toscana
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