Premio Ceppo, in apertura omaggio a Piero Bigongiari con Andrea Dami

Andrea Dami Preludio senza fuga (Prélude sans fugue) che raccoglie quattro poesie disperse (1982-1997) di Piero Bigongiari

Nella duplice occasione dell’apertura del 63° Premio Letterario Internazionale Ceppo Pistoia e della Festa della Toscana, presentazione del libro bilingue italiano-francese dell'artista Andrea Dami Preludio senza fuga (Prélude sans fugue) che raccoglie quattro poesie disperse (1982-1997) di Piero Bigongiari tradotte in francese da André Ughetto, Premio Ceppo Internazionale Poesia “Piero Bigongiari” 2018.
La poesia che dà il titolo al libro è dedicata da Bigongiari stesso “Ai bambini pistoiesi”, ed è tratta dal libro "I ragazzi, i poeti, la poesia" (1984) a cura del compianto maestro Giancarlo Innocenti.

Interviene il critico d’arte Lucia Fiaschi. La flautista Emma Longo accompagna la lettura delle poesie eseguita da Karin Gaior e dal poeta Paolo Fabrizio Iacuzzi, presidente del Premio e curatore del libro.
Il libro, accuratamente stampato a Pistoia da Settegiorni Editore di Nilo Benedetti in cinquanta esemplari numerati, è una scatola nera, appositamente concepita dall'artista Andrea Dami, che contiene cinque digigrafie a colori dell’artista, i fogli con le poesie di Bigongiari, l’introduzione di Paolo Fabrizio Iacuzzi (La farfalla e la dimora) e una nota del poeta André Ughetto (Io e Piero, tra la Francia e l’Italia) con le traduzioni di tutti i testi in francese dello stesso Ughetto e di Karin Gaior.

Le digigrafie di Andrea Dami contribuiscono a far luce sulla connessione tra la “dimora” e la “farfalla” che anche nell’opera di Bigongiari è fondante. La farfalla, sulla soglia tra la vita e la morte, presidia la “dimora”, presidia secondo Andrea Dami questo limite, un confine che nella metamorfosi del colore cambia aspetto: dalla terra all’acqua all’aria al fuoco. Fin dall’inizio della sua poesia, la farfalla è vista da Bigongiari nel suo avvicinarsi alla fiamma di una candela.
La dimora-città di Andrea Dami somiglia, nel tratto del segno e dei colori, più che alla pianta di una città occidentale alla pianta di una dimora orientale. C’è qualcosa in queste digigrafie che richiama le stampe giapponesi del XIX secolo, con una geometria che immette nella dimensione del sacro. Il colore della farfalla nelle sue digigrafie varia sommariamente, nelle sue sfumature, proprio come variano i colori nelle quattro poesie di Piero Bigongiari qui pubblicate: dall’arancio, al blu, al giallo, al fucsia.

Andrea Dami (Pistoia 1946) è autore di numerose sculture sonore, di installazioni, di collage, di disegni, ma anche di video e video-installazioni e continua a progettare e organizzare (dal 1963) mostre collettive su temi di impegno sociale. È del 1990 Il nastro di Arianna (personale all’Osteria dei Pellegrini di Monsummano T.), con sculture in cartapesta e smalto, video sculture e video. Dal 1992 continuano le “materializzazioni” (sculture in cartapesta) ed è a metà degli anni ’90 che realizza “Paysage” e il Giardino della Memoria (Castelmartini, commemorazione strage del Padule di Fucecchio). Con alcune “materializzazioni” in ferro è presente a Pietrasanta e alla Fortezza di Santa Barbara/Palazzo Fabroni, Pistoia. È alla fine degli anni ’90 che presenta le sculture sonore: “Sogno”, “Quattro stagioni”, “Menhir” e “L’ala dell’angelo” (a Perugia e, in occasione della Cerimonia del tè di Dani Karavan, nelle Spazio-teatro della Fattoria di Celle). Dal 2003: “Direzioni”, “Presente-passato” (installazione nella Torre Nord del Castello Villa Smilea, Montale), “Riflessi liquidi” (video-2012), “L’acchiappafarfalle” (Villa Peyron, Fiesole), “Batterfly Monna Lisa” (Museo of Fine Arts a Kaohsiung, Taiwan), “Città sonante” (Grandi Maestri, piccole sculture. Da Depero a Beverly Pepper, Palazzo Sozzifanti, Pistoia), “E se le farfalle imparassero a nuotare?” (Palazzo Vecchio, Salone de’ Dugento, Firenze), “Quadrifoglio” (Sentiero dell’amicizia, Abetone), “Farben – Kiänge – Schmetterlinge” (Stadtmuseum, Langenfeld, Germania), “Giardino del Sole” (Pian dei Termini, San Marcello), “Alberi parlanti” (Pian di Novello); “Cubo” (Giardino del XXI secolo nel Castello Villa Smilea), “Croce sonora” (Rathaus, Langhenfeld); “Segni” al Mac,n, Monsummano Terme. Alcune pubblicazioni: “Giardino della memoria” (Morgana 2001), “I quattro cantoni – C’era una volta un giovane etrusco” (Morgana 2003), “L’ala dell’angelo” (Morgana 2004), “Incontri” (Gualdo Cattaneo 2009), “Esilio” (Settegiorni 2010), “Oltre il sole” (Effigi 2016), “Pistoia 1980” (Settegiorni 2017) e il libro-opera “Est e Ovest” (2017).

Fonte: Ufficio stampa

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