L'occhio del figlio del fascista Marmugi ne La notte di San Lorenzo; il giovane falconiere Federico degli Alberighi nella pellicola Maraviglioso Boccaccio. Questi due 'sguardi' nel cinema dei fratelli Paolo e Vittorio Taviani sono stati riconosciuti come degni di nota e per questo gli attori che hanno impersonato i due personaggi, rispettivamente Giovanni Guidelli e Josafat Vagni, sono stati insigniti del premio Vittorio Taviani per il cinema, scomparso il 15 aprile di quest'anno. Nella Sala del Consiglio del municipio di San Miniato, il sindaco Vittorio Gabbanini ha conferito gli attestati alla presenza del presidente del Centro Cinema Taviani Paolo Baroni, della deputata Lucia Ciampi e della consigliera regionale Alessandra Nardini, del dg Credit Agricole Massimo Cerbai e del presidente San Miniato Promozione Delio Fiordispina. Altri ospiti speciali sono stati i figli di Vittorio Taviani, Giuliano e Francesca, che hanno reso speciale il momento della premiazione di fronte alla cittadinanza.
Giuliano Taviani: "San Miniato è nel nostro cuore, tutte le estati venivamo qui, per noi è una città familiare. Il ricordo di papà ci dà una grande emozione. Inutile dire l'amore di mio papà per queste terre. Durante un viaggio a Castellina in Chianti papà era emozionato, piangeva per le cose belle".
Vittorio Gabbanini: "Il 25 luglio 2015 abbiamo conferito ai Taviani la cittadinanza onoraria di San Miniato. Ho fatto poi in seguito due visite personali, sono due eventi meravigliosi che ho avuto l'onore di vivere. Sono ricorrenti le cose che San Miniato ha fatto per i due registi, siamo alla prima edizione del premio, spero che ci farà il sindaco dopo di me prosegua questa tradizione".
Giovanni Guidelli alla consegna del premio: "Sono stato 'marchiato' dopo la Notte di San Lorenzo e ancora dopo Fiorile. Ci si ritrova in seguito a girare fiction dove manca qualcosa".
Josafat Vagni: "Con Vittorio avevo un rapporto 'magico', lavoravamo non per loro ma con loro. Quello di Maraviglioso Boccaccio è un regalo enorme che mi porterò dietro. Quel tipo di umanità non si compra da nessuna parte".
Marzio Gabbanini, presidente della Fondazione Dramma Popolare: "Ancora una volta San Miniato è citta della cultura. I fratelli Taviani sono ancora gente di San Miniato. Abbiamo reso loro omaggio quest'anno riportando in scena La masseria delle allodole, un compito facile se guardiamo al coraggio dei Taviani nel rappresentare l'eccidio armeno".
A seguire la cerimonia si è spostata al Museo della Memoria di San Miniato, per la mostra 'Sacri Silenzi', con foto curate da Umberto Mortiroli e un video apposito girato da Leonardo Casalini. La mostra sarà aperta al pubblico nei locali del Museo (Loggiati di San Domenico) fino al 31 gennaio 2019.
Elia Billero e Gianmarco Lotti
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