Che Forza Italia a San Miniato sarà pure alternativa a qualcosa ma non certo alla giunta Gabbanini, chi avesse dubbi ne ha la conferma leggendo l'ultima presa di posizione, in cui, invece di prendersela con l'Amministrazione, nei confronti della quale si è sempre svolta una opposizione formale (“di comodo”, sarebbe forse più opportuno dire), ci si scaglia contro il Comitato CambiaMenti; si afferma senza giri di parole di essere favorevoli all'ampliamento di Tecnoambiente e, con appena qualche giro di parole, anche alla permanenza di M3 ex Icla là dove si trova. Tra l'altro FI propone una singolarissima interpretazione della sentenza del TAR della Toscana, che non dice da nessuna parte che l’exIcla M3 può e deve stare dove si trova ma stabilisce invece che lo strumento utilizzato dal Comune per provocare l’allontanamento dell’azienda è inidoneo al raggiungimento dello scopo, viola il principio di legalità, e che quindi l’attuale amministrazione ha sbagliato. Per quanto riguarda l’attacco diretto a Manola Guazzini in quanto componente del Comitato penso sia giusto riportare e dare spazio di seguito ad una sua dichiarazione.
“Per quanto riguarda il tentativo di chiamarmi in causa direttamente potrei limitarmi a dire che l’acquisto dell’immobile nella zona Interporto di San Donato dove è stato ospitato il Liceo Marconi fino al 2014 fu effettuato dalla Provincia di Pisa all’inizio del secondo mandato del Presidente Pieroni, quando io non ero più assessore provinciale.
Ma voglio aggiungere a questi dati di fatto alcune riflessioni più complessive. Il mio percorso politico e amministrativo è sotto gli occhi di tutti: Sono stata per gran parte della mia vita una militante di partito, prima nei Comunisti Italiani, da cui sono uscita quando mi è sembrato che quel partito si stesse definitivamente riducendo a una piccola setta autoreferenziale, e poi nel PD, in cui sono rimasta per oltre un anno anche dopo la mia estromissione dalla Giunta, finché non mi sono definitivamente convinta che, sul piano nazionale, non esisteva più alcuno spazio per riportare quel partito a rappresentare il mondo del lavoro, e, sul piano locale, era definitivamente chiuso ogni spazio di autonomia rispetto al gruppo di potere che si esprime nell'Amministrazione.
Finché sono stata militante di partito, e nello svolgimento dei miei incarichi amministrativi mi sono sempre comportata con lealtà nei confronti degli organismi di cui facevo parte, e certamente ho praticato la mediazione, che è una componente ineliminabile del far politica. Posso anche aver fatto qualche scelta che oggi non rifarei. Ma sono sempre stata una persona autonoma e critica, e la mia stella polare è sempre stato l'interesse generale e la necessità di programmare gli interventi pubblici in vista di un disegno corrispondente al bene comune. Il fatto che Gabbanini mi abbia estromesso dopo un anno e mezzo non deriva certo dalla qualità del mio impegno amministrativo, ma dal fatto che la mia visione era poco compatibile con la casualità, l'attenzione alle opportunità immediate, la disponibilità ad accondiscendere interessi particolari che ha sempre caratterizzato la sua azione di governo come Sindaco, e forse ancora di più dal fatto che io sono una persona politicamente autonoma, non disposta a fare solo l'esecutrice, e non addomesticabile.
Anche oggi io credo nella necessità della politica, ma non vedo risposte adeguate e perciò penso che si debba ripartire localmente da esperienze civiche locali, come il Comitato CambiaMenti, che possono, a partire dalle cose concrete, costruire un'alternativa vera all'attuale situazione. Forza Italia non rappresenta un'alternativa all'attuale gruppo di potere perché sul terreno della cura degli interessi particolari senza attenzione all'equilibrio generale è molto difficile andare oltre alla situazione attuale. CambiaMenti invece può rappresentare la speranza concreta di una svolta, in direzione della prevalenza della cura del bene comune.”
Fonte: Comitato Cittadino Elettorale CambiaMenti
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