Il palazzo della Provincia e il Cisternino illuminati per ricordare la Giornata contro la violenza alle donne

A partire dal crepuscolo di sabato 24 novembre, Palazzo Granducale, sede della Provincia e  l’edificio del Cisternino, saranno illuminati di luce arancione per ricordare la Giornata mondiale per il contrasto alla violenza contro le donne.

L’iniziativa, presentata dalla consigliera provinciale di Parità, Cristina Cerrai e dalla responsabile del Servizio Affari generali della Provincia dott.ssa Paola Meneganti, è  realizzata nell'ambito del progetto "Centri antiviolenza di Livorno e Rete VIS" , finanziato dalla Regione, alla cui progettazione hanno collaborato la Provincia,  il Comune di Livorno, capofila del progetto, la consigliera di parità e i Centri antiviolenza di Livorno  gestiti dalle associazioni Randi e Ippogrifo.

Le azioni di sensibilizzazione ed informazione ai fini del contrasto alla violenza contro le donne saranno realizzate entro la fine dell'anno e l’illuminazione di Palazzo Granducale, ha un valore simbolico perché sede dello Sportello del Centro di ascolto antiviolenza della Rete VIS della Provincia di Livorno.

Lo sportello rappresenta  un presidio sul territorio che mette a sistema le attività dei componenti della rete provinciale VIS.   Vi si possono rivolgere, a titolo gratuito, le donne e tutti quei soggetti maggiormente esposti a rischio  vulnerabilità (minori, anziani, disabili), in quanto vittime di qualsiasi tipologia di reato, indipendentemente dalla loro età, genere, nazionalità, origine etnica, religione, condizione sociale ed economica.

Le attività dello  Sportello sono  articolate in quattro fasi: un primo momento è costituito dall’informazione che l’utente può riceve sui vari servizi presenti sul territorio. Quindi si passa all’accoglienza vera e propria, con operatori qualificati e appositamente formati, messi a disposizione dalle varie associazioni, che potranno fornire un orientamento sulle possibilità di intervento, fino ad arrivare ai percorsi specialistici, cui il soggetto è eventualmente indirizzato, e che prevedono l’informazione sui diritti, il sostegno psicologico, il trattamento integrato psicologico e psichiatrico e la mediazione.

Lo sportello svolge la propria attività in stretto raccordo con gli operatori del Codice Rosa, le forse dell’ordine e i centri antiviolenza.

La consigliera Cerrai ha poi illustrato anche l’attività di prevenzione di contrasto alla violenza che è stata avviata, ovvero l’adesione della Provincia alla Carta dei diritti della Bambina, promossa dalla FIDAPA.

Ispirata alla carta dell’Onu sui diritti del fanciullo, il documento fu proposto e approvato dal  Congresso di “Business & Professional Women”  a seguito della denuncia sulla drammatica

condizione femminile  emersa dalla  conferenza mondiale delle donne di Pechino  del 1995.

La carta è poi stata costantemente aggiornata fino all’ultima edizione del 2016, attualmente in vigore, al fine di tenere di conto delle leggi sopravvenute a livello mondiale.

Obiettivo prioritario della Carta della Bambina è quello della tutela dei diritti delle donne fin dalla nascita, in quanto la bambina deve essere aiutata, protetta fin dalla nascita e formata in modo che possa crescere nella piena consapevolezza dei suoi diritti e dei suoi doveri contro ogni forma di discriminazione.

Obiettivo pienamente riconosciuto dalla Provincia che ha tra le sue competenze fondamentali proprio il  controllo dei fenomeni discriminatori in ambito occupazionale e la promozione delle pari opportunità sul territorio provinciale.

Infine, Cerrai ha sottolineato che sono le procedure di rinnovo del protocollo d’intesa per la costituzione della Rete territoriale di contrasto alla violenza di genere, di cui fanno parte le istituzioni locali, Prefettura, Questura, Carabinieri,Guardia di Finanza, Procura della Repubblica, ASL codice Rosa, Comuni della provincia, UEPE; e i Centri antiviolenza e altre associazioni.

Fonte: Provicnia di Livorno

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