Un protocollo d’intesa tra Comune di Volterra e Dida (Dipartimento di Architettura) di Firenze per avviare, nei prossimi mesi, attività di indagine, analisi, rilievi e rappresentazione nel territorio volterrano. E’ quello sottoscritto nei giorni scorsi in occasione dei quattro giorni di seminari e ricerche alle Terme Guarnacciane con lezioni anche relative ai mosaici conservati nella sala 13 del Museo Etrusco, in accordo con la Soprintendenza dei Beni Archeologici e Paesaggistici di Pisa e Livorno. «E’ stata un’ottima occasione per rimettere mano al complesso delle Terme di San Felice e far avviare il percorso di bonifica e di valorizzazione del sito stesso - dichiara l’assessore alla cultura del Comune di Volterra Eleonora Raspi - Un lavoro eseguito celermente con la piena collaborazione e coordinamento tra ufficio cultura e ufficio manutenzioni del Comune. Ci aspettiamo che questa collaborazione possa continuare nel tempo anche grazie al protocollo siglato».
Il protocollo d’intesa Prevede una serie di attività di indagine, analisi, rilievi e rappresentazione avanzata del territorio dello stesso Comune nei mesi avvenire. Come si evince dal documento, «il Dida intende sviluppare ulteriormente attività di studio e ricerche che prevedono, sui beni archeologici ed architettonici oggetto della ricerca, analisi per l’acquisizione di conoscenze relative alla forma geometrica ed alla natura materiale dei manufatti indagati, rilievi, restituzioni 2D-3D, multimediali, di data storytelling e di Virtual Heritage, approfondimenti storico-critici, letture e mappature tematiche». In particolare, il programma di lavoro riguarderà la costruzione di un quadro unitario di conoscenza e divulgazione dell’assetto originario di permanenze archeologiche del territorio volterrano con particolare riguardo alla ricollocazione virtuale del materiale mobile giacente nel Museo Guarnacci: la ricomposizione della pur imponente mole di dati già disponibili può trovare, infatti, idonea finalizzazione tramite una serie di “ricuciture” da realizzare tramite rilievi morfo-metrici, analisi materiche e restituzione avanzata cross-mediali tali da poter organizzare un organico archivio digitale della Velathri etrusca.
Fonte: Comune di Volterra - Ufficio Stampa
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