Nella mattinata di oggi i carabinieri di Montecatini Terme hanno trasferito ai domiciliari quattro persone, una delle quali straniera, dedite allo spaccio di stupefacenti nel territorio di vari comuni della Valdinievole.
L'indagine è stata avviata nell’estate del 2017 dal Norm della Compagnia di Montecatini Terme, che ha concluso le sue investigazioni nel marzo dell’anno in corso.
Come spesso avviene in questa tipologia di indagini, le attività hanno preso l’avvio da alcuni sequestri ad assuntori avvenuti a Monsummano e Larciano. Le indagini hanno via via ricostruito la fitta ragnatela di rapporti con i clienti, quanto mai diversi per età ed occupazione, che acquistavano prevalentemente cocaina e hashish.
Sono state così documentate non meno di 500 cessioni che avvenivano nei contesti più disparati fra cui un bar di Monsummano del quale uno degli arrestati, era all’epoca delle indagini esercente. I legami che i quattro arrestati avevano instaurato erano così fitti che i clienti non rimanevano mai 'a secco'. Se un pusher era momentaneamente sprovvisto di droga, il “cliente” poteva essere immediatamente soddisfatto da uno dei complici, cosicchè il territorio non rimaneva per gli spacciatori mai scoperto.
Alle prime luci dell’alba di oggi i militari della compagnia di Montecatini coadiuvati da unità antidroga del Nucleo Cinofili di Firenze hanno eseguito le ordinanze, procedendo anche a sei perquisizioni domiciliari nel corso delle quali sono state trovate una decina di dosi di cocaina e il classico materiale per la pesatura e confezionamento dello stupefacente.
I destinatari delle misure cautelari sono R.B., 31enne di Larciano già agli arresti domiciliari per altra causa, T.H., 29enne operaio metalmeccanico di origini albanesi di Larciano, A.P. 49enne di Lamporecchio esercente una tavola calda a Larciano e già esercente di un bar di Monsummano che veniva utilizzato per lo spaccio e D.P., 36enne senza fissa dimora.
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