E' una parola che in tempi recenti si sta diffondendo sempre di più: stiamo parlando dell'aftermarket, ossia il mercato del post vendita automobilistico, quel settore che ha a che fare con i ricambi, l'installazione di nuove parti dei veicoli, i lubrificanti, le attrezzature, i prodotti chimici per il lavaggio e molto altro ancora.
Si può parlare di aftermarket per i veicoli commerciali (quindi per tutte le auto) che per i veicoli industriali. Inoltre, i consumatori che si rivolgono a questo particolare mercato, hanno la possibilità di riparare il veicolo in autonomia, oppure portarlo nei centri di assistenza: nel primo caso si parla di segmento DIY, dall'inglese "Do It Yourself", mentre ci si riferisce al secondo con l'acronimo DIFM ("Do It For Me", ossia "fallo per me", riferito ai meccanici che lavorano per sostituire i pezzi di ricambio).
In questo articolo proveremo a dare un'occhiata da vicino a questo settore, per analizzarne potenzialità, costi e ricavi.
I numeri di questo mercato
Tanto per cominciare, i due mercati mondiali dove l'aftermarket è più consolidato sono quello europeo e quello americano. In particolare, in Europa il giro d'affari è di oltre 44 miliardi di euro, mentre negli Stati Uniti siamo su cifre ben maggiori: si parla infatti di oltre 300 miliardi di dollari, più del 2,3% del PIL del paese, con ben 4,2 milioni di persone che ci lavorano.
Altri mercati dove l'aftermarket segna cifre da capogiro sono il Canada (19,4 miliardi di dollari canadesi, e 420 mila persone impiegate) e l'Australia (5,2 miliardi di dollari australiani, e 21 mila persone impiegate). (Fonte: Wikipedia)
L'ascesa del mercato online
In un mercato così giovane, è logico pensare che buona parte delle vendite avvenga tramite web. E infatti, Amazon ed Ebay Motors sono i più grandi distributori e venditori di parti e accessori del mercato auto aftermarket, superando di gran lunga i negozi fisici. Anche in Italia le cose stanno andando in questa direzione, ad esempio su espertoautoricambi.it la scelta di prodotti tra cui scegliere è davvero ampia.
Il vantaggio nello scegliere un fornitore di aftermarket online anzichè nei negozi tradizionali è principalmente dato dal prezzo. Ciò ha portato ad un progressivo abbandono da parte dei consumatori delle abitudini tradizionali di acquistare parti di ricambio in negozio: nel 2018 nei soli Stati Uniti, le vendite online di pezzi di ricambio e accessori per auto hanno oltrepassato i 10 miliardi, e questa cifra è ancor più strabiliante se si considera che non comprende le aste online e il mercato dei pezzi usati.
Le possibili questioni legali
Non è tutto oro quello che luccica: l'aftermarket è spesso al centro di polemiche, poichè numerose case automobilistiche hanno tentato, e stanno tentando tuttora, di fermare questo fenomeno affermando che potenzialmente sta violando i loro copyright e i loro brevetti. Tuttavia per adesso i tribunali internazionali stanno dando ragione ai produttori di terze parti: nel 1986 un caso inglese aperto dalla ormai defunta Leyland diede ragione alla Armstrong Patents Co, la quale, secondo la giustizia, non ha mai infranto nessun brevetto nella loro produzione di pezzi di ricambio per il mercato aftermarket.