La mostra personale di Francesco Levy a San Gimignano

 

Per iniziativa dell’Assessorato alla Cultura del Comune di San Gimignano, dal 25 novembre 2018 al 3 Marzo 2019, sarà aperta al pubblico, presso la Galleria di Arte Moderna e Contemporanea, la mostra About Memory and on being elsewhere, personale di Francesco Levy, a cura di Elio Grazioli, che fa parte di un progetto più ampio, Fenice Contemporanea, realizzato nell’ambito di TOSCANAINCONTEMPORANEA 2018 e vede il Comune di Poggibonsi capofila in collaborazione con il Comune di San Gimignano oltre a numerosi partner.

L’inaugurazione avrà luogo sabato 24 novembre alle ore 17,30 alla presenza del Sindaco Giacomo Bassi, dell’Assessore alla Cultura Carolina Taddei e del curatore della mostra Elio Grazioli. Sarà inoltre presente Valerio Bartoloni, dirigente del settore Servizi alla Cultura del Comune di San Gimignano.
La Galleria, negli ultimi anni, come ricordano il Sindaco e l’Assessore alla Cultura, si è aperta alla fotografia ospitando mostre di grandi maestri, quali Elliot Erwitt, Franco Fontana, Robert Capa e Cartier-Bresson. “Vogliamo, con Sguardo Italiano, proseguire il connubio fra San Gimignano, questo spazio e la fotografia ospitando personali di giovani artisti che usino appunto la fotografia come linguaggio principale”.

Sguardo Italiano, infatti, giunge al terzo anno esponendo le foto di un giovane artista toscano, Francesco Levy, che in questa personale propone un lavoro sulla memoria, dove, secondo quanto scrive Elio Grazioli, “si confrontano inesorabilmente la storia pubblica e la storia personale, quella di tutti, per così dire, e quella individuale”. I progetti fotografici che l’artista presenta in questa occasione partono da persone e da eventi del passato, il primo legato alla sua storia familiare, il secondo a quella comune; presentati insieme, a loro volta si intrecciano, dilatando dettagli e rinvii.

Per l’occasione Levy presenta anche un video che è la versione in immagini in movimento – e con significativo sonoro – di quella che nei progetti fotografici è in immagini ferme – e mute. Si intitola Portrait, ritratto: si indovini di chi? In fondo non è determinante: è il nonno, ma è anche Francesco, e siamo noi infine. Quel che accade guardando il video infatti è che pare di assistere al funzionamento della memoria di qualcuno che cerca appunto di ricordare il proprio passato, è la memoria della memoria, la memoria in atto. È uno strano paradosso: il ricordo di una vita vissuta da altri, una metempsicosi, una vita precedente, un déjà vu impossibile. Sono questi gli scherzi della memoria, cioè dell’immagine, anzi il suo funzionamento effettivo.

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