"Se qualcuno aveva ancora dei dubbi sulla volontà di inseguire la destra sul suo terreno da parte della Giunta Regionale guidata dal “socialista” Enrico Rossi e dalla sua maggioranza, le due scelte che sono state compiute oggi e ieri sui temi dei rifiuti della casa tolgono ogni dubbio. Sui rifiuti: si sceglie di accentrare tutto nelle mani dell’esecutivo toscano per quanto riguarda la gestione, si crea di fatto quindi di fatto un Ato unico senza sia il consiglio regionale ma tanto meno i comuni e i consigli comunali possano metterci becco ora e in futuro, lo si fa in assenza del più volte annunciato nuovo piano dei rifiuti e puntando esplicitamente sull’impiantistica. Che, senza uno straccio di indicazione né tanto meno programmazione diversa, significa inceneritori.
Insomma va in soffitta ogni programmazione nella direzione dell’economia circolare, e si tratta di semplicemente di un potere sostituivo imperativo per spostare rifiuti da una parte all’altra della toscana alla bisogna (ogni riferimento alla vicenda di Case Passerini è puramente casuale). Noi non ci stiamo a questo gioco al massacro verticista: le quattro ultime direttive europee impongono obbiettivi sempre più ambiziosi di riciclo, riduzione della produzione e soprattutto riuso, qui si sceglie di rimanere allo stato attuale e quindi – senza dirlo - nella peggiore logica inceneritori sta, nessun coinvolgimento delle comunità locali, nessun indirizzo sugli impianti di selezione, nessuna programmazione sulla tariffazione puntuale, ecc. Insomma Enrico Rossi sposa la tesi di Salvini anche sui rifiuti: Bruciamo (dove si può fare) e basta!
Sulla casa invece l’inseguimento della destra è ancora più scoperto: rispetto ad una proposta di legge già pessima si vanno a introdurre criteri – uno su tutti, l’allungamento del tempo minimo di permanenza per accedere alle graduatorie , ma anche altri – che di fatto rendono “etnica” nella logica del “prima gli italiani” questa modifica della Giunta Regionale. Nulla sulle vere necessità del comparto, nulla sulla priorità che questo tema dovrebbe rivestire e che richiederebbe una vera e propria vertenza col governo, nulla sul colpire rendita e grandi immobili sfitti, nulla sul danno per regioni e comuni che derivano dalla circolare Salvini sugli sgomberi e che richiederebbe azioni formali di contrasto dalla regione (e dai comuni). Insomma, siamo alla brutta copia della destra che si vuol accreditare come originale, con la toscana non in emergenza rifiuti (e si fa una legge con la motivazione dell’emergenza) ma in emergenza casa (e si va nella direzione opposta, della guerra fra poveri)
Da tutto questo va assunta una netta presa di distanza, se si vuol essere alternativi alla destra davvero, nel merito".
Fonte: Partito della Rifondazione Comunista – segreteria regionale toscana
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