Dalle leggi razziali alla Costituzione Repubblicana, discriminazione e diritti. A ottanta anni dall'emanazione delle leggi razziali in Italia e a settanta dalla Costituzione repubblicana un invito alla riflessione su un passato che può aiutarci a capire anche il presente.
É questo il senso delle iniziative organizzate, con il contributo della Regione Toscana, dall'Istituto Sangalli per la storia e le culture religiose di Firenze che si è avvalso anche della collaborazione con l'Università per Stranieri di Siena, le Comunità ebraica e valdese di Firenze, Rai Toscana, il Cinema La Compagnia.
Si tratta di una settimana di incontri che, ricordando in parallelo i due eventi, si rivolgono a studenti delle scuole superiori di Firenze e Siena, studenti universitari e giovani ricercatori, insegnanti e cittadini che saranno coinvolti in seminari, lavori di gruppo, tavole rotonde e spettacoli teatrali.
Il primo incontro è in programma per giovedì 22, nella sede Rai di Firenze, con gli studenti delle superiori. Nel pomeriggio il seminario si svolge nella sala San Firenze dell'istituto Sangalli (piazza San Firenze); venerdì 23 incontro con scuole e università nell'aula magna dell'Università per stranieri di Siena. Mercoledì 28 evento finale, alle 21, al Cinema La Compagnia alle 21, con Patrilineare, racconto scritto e interpretato da Enrico Fink.
Alle 20 la vice presidente e assessore alla cultura Monica Barni incontrano gli studenti.
L'importanza della memoria per scongiurare, nel presente, il ripetersi di una storia di discriminazioni, intolleranza e odio razziale è stata sottolineata anche oggi dalla vice presidente della Regione Monica Barni che su questo tema è intervenuta martedì 20 novembre ad un convegno in Palazzo Vecchio a Firenze.
"Per questo - ha detto la vice presidente - la Regione Toscana ha orientato le sue politiche della memoria su questi temi, finanziando una serie di attività formative rivolte alle scuole superiori e ai docenti, sia sui temi delle leggi razziali, sia su quelli della Costituzione repubblicana. Dobbiamo lavorare con i giovani, affinché non cedano all'indifferenza. Oggi purtroppo tanti segnali ci dicono che il pericolo c'è e quindi dobbiamo ancor di più alzare il nostro impegno".
A gennaio 2019, dopo un lavoro preparatorio di oltre un anno con insegnanti e alunni delle scuole superiori, la Regione accompagnerà ad Auschwitz, sul Treno della Memoria, 480 studenti di quarta e quinta superiore. Alle Leggi razziali è stato dedicato, a gennaio 2018, il meeting regionale degli studenti in occasione del Giorno della Memoria, al Mandela Forum; gli insegnanti che vi hanno accompagnato gli studenti erano stati preparati già nell'autunno precedente, con una giornata di formazione interamente dedicata a questo argomento; i progetti sulle leggi razziali hanno avuto la priorità nel Bando Memoria 2018.
"Noi pensavamo che quel passato – commenta Monica Barni - con l'entrata in vigore della Costituzione, fosse stato superato, che la società civile avesse sviluppato, in seguito al dolorosissimo passaggio del fascismo, delle leggi antiebraiche, della deportazione razziale e politica, della guerra nazifascista e delle sue moltissime vittime anche civili, gli anticorpi necessari a sradicare il virus del razzismo, dell'intolleranza, del fascismo. E invece vediamo troppo spesso violati i principi fondamentali di quella Costituzione che quest'anno abbiamo ripercorso tante volte, proprio per riattualizzarne il messaggio e il valore. E con la presidente delle Comunità ebraiche italiane Noemi di Segni, ci chiediamo: "Quando è, allora, il momento per dire" No", "Basta", affinché non sia di nuovo troppo tardi?"
Fonte: Regione Toscana - Ufficio Stampa
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