Autista dei bus Ataf aggredita, Cgil: "Ora basta o scioperiamo"

Ieri una nostra collega è stata aggredita (insulti, minacce verbali, sputi, colpi al vetro divisorio), mentre si trovava in servizio in piazza Puccini, da parte di un passeggero. Questo accade dopo che, negli ultimi due mesi, abbiamo registrato altri due casi del genere, uno dei quali anch’esso ai danni di una collega.

Abbiamo denunciato pubblicamente entrambi gli episodi, ed in entrambi i casi ci siamo mossi per chiedere la tutela dei lavoratori sia nelle sedi aziendali (pretendendo la chiusura e la protezione del posto guida) sia nelle sedi prefettizie e politiche, chiedendo anche da parte del Comune un’assunzione di responsabilità e la chiara tutela dei lavoratori, aggrediti, e dei cittadini, sottoposti anch’essi a disagi e pericoli; tuttavia, da parte aziendale la messa in sicurezza totale dei mezzi procede a rilento, già nella nostra precedente comunicazione del 23 ottobre scorso avevamo denunciato la mancata funzionalità dei pulsanti di allarme, avvenuta nel caso di specie, e al di là della manifestata intenzione (da parte del sindaco e dell’assessore alla mobilità) di incontrarci per discutere del problema, nessuna convocazione in merito ci è arrivata.

Poiché, a questo punto ne abbiamo abbastanza e visto che chi dovrebbe ascoltarci non ci pare così solerte nel prendere provvedimenti, ricordiamo che la legge 146/90 prevede, all’articolo 2 comma 7, che “i lavoratori possano scioperare senza obbligo di indicare preavviso in caso di gravi eventi lesivi dell’incolumità e della sicurezza dei lavoratori”; fino ad oggi non è mai stato fatto ricorso a questa possibilità che la legge concede, ma si sappia che esiste sempre una prima volta, che per quanto ci riguarda coinciderà con il prossimo episodio del genere.

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