EmpoliFaImpresa, con la variante spazio alle aziende. I carabinieri andranno a Pontorme

Il progetto della nuova caserma dei carabinieri di Empoli

«Favorire nuovi insediamenti produttivi sul territorio empolese e al contempo far crescere l’occupazione, cercando di creare nuove opportunità di investimento e di crescita dell’economia locale». Sono gli obiettivi che il sindaco di Empoli Brenda Barnini si era proposta pensando alla variante urbanistica denominata sinteticamente “EmpoliFaImpresa”.

«Il fatto che ieri sera il Consiglio Comunale abbia approvato la variante, al termine di un percorso di due anni, è una buona notizia per tutti coloro che hanno un’azienda e danno lavoro a Empoli. Nella Variante non c’è un solo metro quadro in più di costruzioni residenziali, ma una visione di sviluppo per la nostra città. Ci sono novità importanti per tutte le zone industriali, in particolare al Terrafino sarà possibile grazie a queste nuove regole aprire anche attività di servizio per i lavoratori e per le aziende, penso ad esempio a un asilo nido aziendale o uffici di professionisti. Ci sono poi oltre 50 imprese che stavano aspettando proprio questo provvedimento per poter realizzare subito investimenti e creare nuovi posti di lavoro.
Tante le zone della città toccate, da Carraia a Pontorme, dal Castelluccio a Via Piovola».

Il sindaco annuncia anche un’altra notizia: «Una novità importantissima per la tutta la città e per il lavoro quotidiano dei carabinieri. Fra i provvedimenti della variante urbanistica c’è la possibilità d costruire un edificio utile per ospitare la nuova caserma dell’Arma dei Carabinieri nella zona produttiva di Pontorme. Anche grazie a queste azioni, alle nuove strade che stiamo costruendo, quella di Circonvallazione Sud, pronta tra pochi mesi, e la nuova uscita da Empoli est a Via Piovola che apriremo venerdì 23 novembre, Empoli riparte».

Uno dei provvedimenti votati a favore dal Consiglio Comunale riguarda anche la possibilità da parte di un privato empolese di costruire un edificio che possa essere utilizzato come nuova caserma dei carabinieri. Una proposta fatta dal privato rispondendo a una specifica richiesta presentata pubblicamente dalla Prefettura di Firenze nel 2015. Ne è nato un progetto che prevede la realizzazione di un palazzina da destinarsi a Caserma della Compagnia dei Carabinieri di Empoli. L’area è individuata tra Via Leopoldo Giuntini e Via di Pratella.

Una location in grado di garantire un luogo facilmente accessibile e raggiungibile da parte dell’utenza e per gli interventi di pronto intervento. Siamo a due passi dall’uscita della Superstrada di Empoli Est, dalla zona sportiva e dal centro cittadino. L’area destinata all’intervento è un terreno di circa mq. 1027, è prevista la costruzione di un fabbricato con una superficie coperta di 450. mq e un resede esclusivo. Il resede esclusivo è diviso in area a verde, area pavimentata e parcheggi esclusivi da destinarsi alla Caserma . Una palazzina di tre piani, più un piano interrato (per un totale di 1.100 mq a piano) che possa ospitare funzioni operative e di supporto della Caserma e alloggi di servizio.
Complessivamente le osservazioni presentate alla Variante sono state 70. Calcolando però che molte delle osservazioni presentate toccano più argomenti, con relativi articoli di riferimento, le osservazioni “multiple” hanno riguardato un totale di 140 quesiti, tutti votati dal Consiglio. Il totale delle imprese complessivamente coinvolte nel procedimento sono 58.

Fra le osservazioni arrivate in Comune nel periodo del percorso partecipativo si sosteneva che la Variante avrebbe prodotto un ingiustificato consumo di suolo urbanizzato, in contrasto con i principi della L.R. 65/2014. L'ufficio tecnico del Comune ha spiegato, anche in Consiglio, che l’effettiva trasformazione di suolo non urbanizzato è circoscritta sostanzialmente a due aree: l’area di Via Piovola, con l’ampliamento dell’attività esistente per 70.000 mq c.a., e l’area del Castelluccio, con un altro ampliamento per 36.000 mq. c.a.

Le altre previsioni sono già comprese nel territorio urbanizzato, come nel caso del polo logistico al Terrafino (120.000 mq) che era già stato oggetto di previsione come “polo tecnologico”, e poi congelato con la destinazione di area a verde complementare; oppure sono prese d’atto di attività industriali esistenti da tempo e tuttora collocate in modo incoerente nel territorio aperto, come nel caso di alcune attività lungo la Via Lucchese.

Fonte: Comune di Empoli - Ufficio stampa

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