Torna la Festa dell’albero, in 'cattedra' il professor Stefano Mancuso

Torna in città la Festa dell’Albero, la giornata internazionale dedicata al verde che si celebra ogni anno il 21 novembre. Istituita ufficialmente in Italia nel 1951, la Festa vuole accendere i riflettori sull’ambiente e sulla promozione della coscienza ecologica, soprattutto nelle nuove generazioni. A Firenze la Festa si svolgerà principalmente nel Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio, dove tra l’altro si terrà la ‘lezione’ di Stefano Mancuso (scienziato di prestigio mondiale, professore all’Università di Firenze, dirige il Laboratorio internazionale di neurobiologia vegetale ed è accademico ordinario dell’Accademia dei Georgofili) rivolta ai più piccoli, e saranno donati 250 alberelli ad altrettanti bambini delle scuole cittadine per dare il via al progetto Young Forest, ma anche nei singoli quartieri dove sono in programma molte iniziative con gli istituti scolastici.

La Festa è stata presentata a Palazzo Vecchio dall’assessore all’ambiente Alessia Bettini, alla presenza dei presidenti dei Quartieri 1 Maurizio Sguanci, 2 Michele Pierguidi, 3 Alfredo Esposito, 4 Mirko Dormentoni, 5 Cristiano Balli, del presidente della commissione ambiente Fabrizio Ricci, del direttore della Direzione Ambiente Mirko Leonardi, e di Giuseppe Bonanno di Water Right Foundation che ha curato il progetto Young Forest.

“Il Comune di Firenze – ha dichiarato l’assessore Bettini – partecipa per il quinto anno a questa ricorrenza che è sempre molto sentita dalla città e che suggella il grande sforzo messo in campo in questi anni dall’amministrazione proprio in difesa degli alberi e del verde in generale. Siamo lieti per questa edizione di dare avvio a due importanti progetti con la Water Right Foundationi: una ‘Young Forest’ creata dai bambini delle scuole, che sarà monitorata via app nei mesi prossimi, e una 'Food Forest', ovvero un ‘bosco commestibile’ con piante tipiche a rischio estinzione, che nascerà in primavera tra il Viadotto all’Indiano e la confluenza tra Greve e Arno”.

Mercoledì a Palazzo Vecchio la Giornata inizierà alle 10, alla presenza anche del sindaco Dario Nardella, con la lezione di Stefano Mancuso rivolta ai bambini. Saranno poi consegnati ai bambini i 250 giovani alberi, alla presenza del promotore, la Water Right Foundation, che nell’occasione farà intervenire Giuseppe Garibaldi, pronipote del celebre eroe risorgimentale che svelerà un Garibaldi inedito, ovvero quello agricoltore, e che presiede appunto l’associazione Garibaldi Agricoltore che sta raccogliendo fondi per il recupero dell’agrumeto storico del generale a Caprera. A mezzogiorno ci sarà la consegna dei premi ‘Festa dell’Albero 2018’ ad associazioni e cittadini che si sono distinti in azioni concrete a sostegno dell’ambiente. La Festa proseguirà nel pomeriggio con alcune sessioni più tecniche alla presenza, tra gli altri, di Francesco Ferrini, ordinario di arboricultura presso l’Università di Firenze, e sarà l’occasione per parlare del progetto LIFE in collaborazione con l’ateneo per selezionare le specie più adatte per resistere ai cambiamenti climatici e per assorbire lo smog.

La Festa, come ha ricordato il presidente Sguanci, “è molto sentita soprattutto dai bambini e per questo ogni anno ci diamo da fare per organizzare molte iniziative nelle scuole”: il presidente Pierguidi ha ricordato che una delle prossime sfide del Quartiere 2 sarà il Parco del Mensola, il secondo cittadino per estensione con 1500 nuovi alberi da mettere a dimora, mentre il presidente Esposito ha ricordato il tanto lavoro fatto dal Quartiere 3 dopo il nubifragio del primo agosto 2015. “Gli alberi – ha sottolineato Dormentoni – non sono solo un elemento di arredo vegetale ma servono per un’operazione di riqualificazione urbana che ha anche intenti educativi, culturali e sociali”. Il presidente Balli ha invece ricordato che il saldo tra nuovi alberi e quelli tagliati è largamente positivo in tutta la città. “C’è sempre più sensibilità su questi temi – ha concluso Ricci – e i cittadini capiscono che un albero non è un bene del Comune ma un bene comune al pari di acqua e aria”.

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