Un lavoro che si è sviluppato per mesi. Grafica innovativa, coerente del resto con della comunicazione che era già stato fatta con la brochure. Il risultato è un sito web nuovo ed accattivante.
“E’ stato un lavoro lungo, ma ne siamo orgogliosi – dice Mino Niccolai, presidente della Cantina Collina del Chianti - Volevamo un prodotto che potesse interpretare la nuova linea sposata dalla Cantina già con il cambio del nome. Una linea profondamente identitaria, che interpreta e dà anima al nostro lavoro, ossia ai 260 vignaioli nel cuore della nostra terra, della Toscana, del Chianti, che rappresentano la Cantina. Il tutto con un linguaggio moderno, con ampio uso di foto e di video e di un drone a riprendere la tenuta di Geggiano”.
Il sito www.cantinacollinedelchianti.it che scorre in orizzontale con otto sezioni interne, parte dalla stilizzazioni delle Colline del Chianti su cui le aziende, che rappresentano la Cantina, si trovano. Si sviluppa poi con la “Storia” con il racconto di chi è la Cantina da oltre 40 anni. Poi la parte dedicata a “La Cantina” introdotta da riprese fatte direttamente all’interno della struttura per presentare il lavoro che qui viene fatto. “A seguire il cuore del nostro impegno, ovvero il vino – dice Niccolai – E’ possibile scoprire i vini ad uno ad uno, con tanto di scheda che con un semplice clic sul segno + è possibile ottenere. Si tratta di schede di dettaglio che descrivono i vini in tutte le loro caratteristiche”.
La sezione “La tenuta” si apre con una ripresa dall’alto, fatta dal drone, e introduce la tenuta di Geggiano nel Chianti Classico. “La sua storia affonda le radici nella storia del nostro territorio – racconta Niccolai - A metà del secolo scorso la tenuta apparteneva a Ranuccio Bianchi Bandinelli importantissimo nobile uomo di cultura del '900, storico dell'arte, archeologo e attivista politico nella resistenza al fascismo. Nel dopoguerra quando in Toscana eravamo nel pieno delle lotte della mezzadria, Ranuccio con un’azione sorprendente per l’epoca stimolò la nascita della cooperativa donando ad un prezzo di favore la tenuta ai mezzadri che lavoravano quelle terre, diventando lui stesso il primo presidente. Così nel 1961 nacque una piccola cooperativa agricola, costituita da viticoltori del Comune di Castelnuovo Berardenga. Una vera e propria sfida per quel tempo”. Oggi da Geggiano nasce il Chianti Classico RBB 1961 il cui nome porta nella memoria proprio l’uomo, Ranuccio Bianchi Bandinelli, che rese possibile quel progetto.
Nella sezione “La Trama” sono raccontati i nostri 260 vignaioli. Immancabile la pagina dedicata all’ olio e ai punti vendita, chiaramente, nonché alle notizie della Cantina. Cantina Colline del Chianti vinifica le uve prodotte dai 260 vignaioli associati, mediamente 38.000 quintali di uva. I vignaioli sono tutti piccoli produttori che curano con attenzione e dedizione le loro uve nel rispetto dell’equilibrio naturale che lega la vite ai suoi terreni.
Fonte: Ufficio Stampa
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