In questi anni a Lamporecchio il Partito Democratico, assieme alla coalizione di governo, ha sostenuto l'Amministrazione del sindaco Alessio Torrigiani nell'adempimento del programma elettorale ed oggi abbiamo un Comune più moderno, efficiente e sicuro, con una pressione fiscale tra le più basse della Toscana, la messa in sicurezza sismica di quasi il 100% degli istituti scolastici dallo 0% del 2014, un settore culturale completamente riorganizzato grazie al rilancio del Teatro e della Biblioteca comunale, importanti opere pubbliche come la Piazza IV Novembre, investimenti in sicurezza sociale e contrasto alla povertà. Ma il nostro Partito non si è limitato a questo. In questi anni ha lavorato per accogliere sempre nuovi individui, che condividono la cultura di centro sinistra affinché diventino risorse da cui attingere per costruire un progetto per il futuro di Lamporecchio. E oggi, l’esistenza di un progetto politico, non è cosa scontata: dopo il 4 marzo, in Italia, forze sovraniste e populiste ci hanno abituati a decreti per l'emergenza di Genova che si trasformano in condoni edilizi per Ischia, a “manine” invisibili inventate per coprire errori di valutazione, a condoni fiscali che ben si distanziano dalle piazze che gridavano “ONESTÀ!”, dimostrando che non esiste alcuna idea per il futuro dell’Italia, se non la ricerca del consenso a qualsiasi costo. E con l'approssimarsi delle elezioni amministrative, anche a Lamporecchio, sorgono compagini avversarie all'attuale coalizione di governo che si fanno notare principalmente per segnalazioni sui social network, piuttosto che per avanzare proposte fondate sull’amore del posto in cui viviamo. In questi anni, il lavoro dell’opposizione a Lamporecchio è parso più simile a quello di un “revisore delle manutenzioni ordinarie" che a quello di una forza politica che, invece di soffermarsi sui compiti che spettano agli uffici tecnici, dovrebbe valutare le scelte e la sostanza dei progetti, per condividerli o proporre alternative. Il ruolo di un consigliere é ben più complesso e se si fa politica con lo scopo di amministrare, servono cultura del territorio e conoscenza dei bisogni della comunità, per sintetizzarli in un disegno di futuro: i post su Facebook, gli aiuti esterni di persone che mai hanno vissuto il nostro territorio e le spinte di rivalsa personale, non possono bastare. Per questo, a qualsiasi compagine elettorale si presenterà alle prossime amministrative, rispondiamo con forza che sarebbe stato necessario dimostrare di essere un’alternativa valida attraverso un lavoro serio, svolto negli ultimi quattro anni, e non apparire, negli ultimi mesi di mandato, al solo ed evidente scopo di fare risultato alle elezioni.
Fonte: Pd Lamporecchio
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