Sull’attività di doposcuola delle Crocifissine, il Comune di Pistoia ha da tempo stanziato in bilancio le somme necessarie per il contributo al servizio e già da settimane ha concluso, per la parte di propria competenza, l’iter amministrativo per l’inizio dell’attività.
L’Amministrazione comunale comprende la necessità di aggiornamenti e chiarezza da parte di alcune famiglie, ma resta sorpresa dalle affermazioni della Cgil, a cui sono state fornite direttamente tutte le informazioni in merito alla questione. Evidentemente la pronta risposta non è bastata.
E allora occorre precisare pubblicamente che a seguito della manifestazione di interesse indetta dal Comune di Pistoia per l’attività di doposcuola delle Crocifissine, è risultata ammissibile la proposta della cooperativa Co&so. In base ai contenuti della manifestazione di interesse, l’Amministrazione nell’ultima variazione di bilancio ha stanziato un contributo annuo da 80mila euro, da erogare proprio per il funzionamento dell’attività di via della Provvidenza. Una volta ammessa la proposta, vi è stato un incontro tecnico con Co&so al fine di definire i dettagli del disciplinare per l’uso dell’edificio in vista della stipula dell’accordo di collaborazione.
Tutto ciò che era di competenza comunale, dunque, è stato portato a termine. Come spiegato alla Cgil negli scorsi giorni in modo diretto e istantaneo, il Comune ha nuovamente convocato la Cooperativa per un incontro al fine di accelerare il percorso e rendere possibile lo svolgimento dell’attività. Al momento, non sono giunte osservazioni da parte di Co&so alla proposta di disciplinare inviata dall’Amministrazione, né richieste di sopralluogo sull’edificio.
E’ doveroso precisare da parte della Giunta comunale che non si produce certo un “risparmio sulla pelle dei ragazzi e delle loro famiglie” come scrive Silvia Biagini della Cgil, visto che i soldi sono già in bilancio e che tutto quello che doveva fare il Comune, è stato portato a termine.
Se il “risparmio” di cui parla la Cgil è riferito invece al mezzo milione di euro che le casse pubbliche, e dunque tutti i cittadini, hanno dovuto sostenere nel 2016 e nel 2017 (in virtù di un appalto di gara del 2016) come sbilancio tra costi effettivi del servizio ed entrate da tariffe per le Crocifissine, occorre allora ricordare alla Cgil che il Comune nel biennio 2016-2017 ha continuato a pagare 3500 euro annui per ogni utente, che per il 70% degli iscritti complessivi ha un Isee superiore ai 20mila euro. Per questa Amministrazione è stata da subito evidente la necessità di cambiare logica: per questo è stata pubblicata una manifestazione di interesse, senza comunque far mancare il contributo dell’ente comunale.
Naturalmente (ma visto quanto emerso è bene specificarlo) per le fasce più fragili il Comune ha previsto il supporto dei servizi sociali. Dunque nessuno sta cercando di “risparmiare sulla pelle dei ragazzi e delle loro famiglie”. Semplicemente l’Amministrazione ha realizzato quanto aveva detto ed è in attesa delle risposte da parte della Cooperativa, come la Cgil sa bene, risposte senza le quali l’attività non può e non potrà chiaramente iniziare.
Occorre infine sottolineare (in riferimento alla parte in cui Silvia Biagini scrive che “Dopo la chiusura dell’asilo nido il Mulino ed il passaggio di alcune scuole dell’infanzia allo Stato, un altro importante pezzo della storia educativa della città rischia di concludersi senza alcuna motivazione”) che l’asilo nido il Mulino è stato chiuso per i problemi legati alla stabilità della struttura emersi a seguito delle verifiche di vulnerabilità statica e sismica: un atto doveroso a tutela dei bambini e in accordo con le famiglie degli iscritti. Sul passaggio delle scuole allo Stato, occorre infine ricordare alla Cgil che tra il 2000 e il 2016 sono state 6 le statalizzazioni. Non si comprende il perché, dunque, dell’attuale mobilitazione contro la scuola statale.
Fonte: Comune di Pistoia - Ufficio stampa
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