Negli scorsi giorni l'Ass. L'Altro Diritto ha diffidato il Comune di Cascina per la decisione di chiedere alle famiglie straniere di reperire una documentazione relativa ad eventuali immobili posseduti all’estero, imponendo una farraginosa e costosa procedura per la traduzione legalizzata, al fine di partecipare al bando per l'agevolazione delle tariffe per l'asilo nido. Di contro ai cittadini italiani viene richiesta la semplice dichiarazione sostitutiva di atto notorio.
Da qui L’Altro Diritto ha formalmente invitato l’amministrazione a rimuovere tempestivamente questa clausola - ritenendola illegittima e discriminatoria - e di rimettere in termini i soggetti illegittimamente e potenzialmente esclusi.
Tale clausola inserita a Cascina la troviamo identica nel regolamento sull'emergenza abitativa che l'amministrazione leghista pisana ha approvato in Settembre.
Su queste clausole illegittime e discriminatorie, ci siamo già battuti negli scorsi mesi sia in commissione che in consiglio comunale, perché venissero rimosse, ma così non è stato.
Se il Comune di Pisa non rimuoverà tali diciture al momento dell'apertura del bando siamo pronti a rivolgerci a L'Altro Diritto per diffidare la giunta Conti.
Diritti in Comune (Una città in comune, Rifondazione Comunista, Pisa Possibile)
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