Mentre il governo sta preparando il concorso straordinario per la scuola d’infanzia e primaria, è arrivata inaspettato un pronunciamento del Consiglio di Stato che ha accolto la richiesta di indire una nuova Adunanza Plenaria sul caso dell’inserimento in GaE dei diplomati magistrali. Si ritorna sulla decisione n.11/2017 della Plenaria dopo l’intervento di ANIEF, che ha chiesto di risolvere il contrasto giurisprudenziale sulla efficacia erga omnes delle sentenze di annullamento dei decreti che fissano i criteri generali di aggiornamento delle GaE, al fine di risolvere la disparità di trattamento tra i diplomati abilitati estromessi dalle graduatorie e gli oltre 3000 colleghi inseriti in virtù di sentenze passate in giudicato. Si tratta di un ottimo risultato ottenuto mediante l’azione di forze congiunte e sapientemente coordinate di associazioni di categoria, che il governo Conte ha sottovalutato.
Quest’ultimo aveva avuto l’occasione con il Decreto “Dignità” di offrire una sistemazione all’annosa questione dei precari - rimasta aperta per l’incapacità della Buona Scuola di Renzi di stabilizzare i docenti- accogliendo un intervento di tipo legislativo - avanzato anche da Fratelli d’Italia - a favore della riapertura delle GaE e della salvaguardia dei ruoli conseguiti, come del resto in campagna elettorale proponevano alcuni esponenti di M5S e Lega. Invece l’esecutivo ha preferito dare seguito ai licenziamenti e alla cancellazione dalle graduatorie, indicendo un concorso straordinario che fin dalle sue premesse si è rivelato un autentico disastro in quanto esclude in maniera illegittima molti insegnanti, penalizza i diplomati magistrali e pretende di licenziare chi ha superato l’anno di prova.
I concorsi da soli non sono certo il migliore strumento per risolvere definitivamente il problema del precariato: finché non tornerà a prevalere l’utilizzo pieno del doppio canale, avremo sempre da una parte posti vacanti e dall’altra docenti abilitati destinati alle supplenze in eterno, senza poter mai essere stabilizzati nei ruoli. Il partito che rappresento è sempre stato coerente e ha sempre sostenuto i precari abilitati nelle loro giuste richieste.
La riapertura delle GaE rimane per noi il provvedimento più adeguato per restituire dignità ai diplomati magistrali e per garantire un buon funzionamento della scuola. Auspico vivamente che prima della nuova Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato che è stato chiamato di nuovo in causa, il governo affronti seriamente il tema con le parti coinvolte e possa varare al più presto un provvedimento correttivo.
Elena Bardelli
Consigliere Comunale Fratelli d’Italia - Pistoia
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