Ecco il nuovo Ponte Manetti sull'Ombrone: a fine novembre sarà concluso

I 250 quintali dell’arcata in metallo, depositata sulla sponda poggese, e tenuta a battesimo nel pomeriggio odierno dai sindaci di Poggio a Caiano e Prato, Francesco Puggelli e Matteo Biffoni, saranno posizionati lunedì 26 novembre, con una gru dotata di un braccio di 56 metri, tra gli antichi portali, rimasti in piedi nonostante la distruzione operata dalle truppe tedesche nel 1944: a quel punto, sarà solo questione di altri due o tre giorni, il nuovo ponte Manetti, costruito nel 1833 dall’ingegnere Alessandro Manetti, opera rivoluzionaria nel suo genere, tra i primi ponti sospesi in Italia, tornerà a collegare le due sponde dell’Ombrone, soprattutto tornerà a collegare il sistema naturalistico ambientale mediceo: le Cascine di Tavola, posizionate nel Comune di Prato, con il parco del Bargo nel territorio di Poggio a Caiano.

«Con questo recupero – dichiara con entusiasmo Puggelli – dall’alto valore architettonico e artistico, che ci restituisce intatti anche gli antichi archi ideati da Manetti, ridiamo continuità al sistema mediceo, rimettendo in connessione la villa di Poggio a Caiano con tutto il sistema territoriale che i Medici vi avevano costruito intorno».

Sulla stessa lunghezza d’onda, e con lo stesso entusiasmo, il collega di Prato Biffoni: «Finalmente quest’opera sarà presto finita e potremo, una volta conclusi gli interventi accessori, inaugurare quella rete di piste ciclabili e di percorsi a piedi e cavallo, che avrà nel ponte Manetti, restaurato e restituito a nuova vita, il suo perno».

Un investimento del valore di 750 mila euro, in gran parte provenienti dalla Provincia di Prato, nato come idea nel 2008 e concretizzatosi nel 2011 con il concorso di idee, il cui cantiere è stato aperto qualche mese fa: «Siamo assolutamente nei tempi stabiliti – dicono all’unisono Puggelli e Biffoni –, ancora pochi mesi e si potrà tornare ad attraversare l’Ombrone dal nuovo, e anche vecchio ponte Manetti, perché assolutamente rispettata e recuperata è la sua struttura».

La prossima settimana la campata metallica di circa 60 metri, che costituirà il nuovo ponte, sarà rivestita con elegante legno tech, così come in legno sarà il pavimento, quindi sarà collocata sui due assi, che fuoriescono dagli antichi portali ristrutturati. Da lì in poi la seconda fase: la costruzione delle piste ciclabili, che si congiungeranno a quelle già presenti fino alle Cascine di Tavola, sul versante di Prato, e al sistema che parte dal Bargo sul lato di Poggio a Caiano.

«Ed è questo l’altro aspetto da sottolineare – chiosa Puggelli con Biffoni – quello di una nuova forma di turismo: nel giro di qualche anno si potrà andare in bicicletta da Firenze fino alla Val Bisenzio». Passando, ovviamente, dal Ponte Manetti.

Fonte: Comune di Poggio a Caiano - Ufficio Stampa

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