Non è solo un festival con una storia gloriosa alle spalle (è giunto alla soglia della 70esima edizione) e uno degli appuntamenti internazionali più interessanti per il cinema d’autore: il MISFF – Montecatini International Short Film Festival adesso diventa una vera e propria “factory” che produrrà e distribuirà sul territorio i film dei giovani autori indipendenti.
Il progetto MISFF Factory Lab (così si chiama lo spin-off nato all’interno del Festival dei corti di Montecatini), è stato presentato oggi presso il Consiglio Regionale della Toscana, alla presenza di Marcello Zeppi, Presidente del MISFF, di Eugenio Giani, Presidente del Consiglio regionale della Toscana, Giovanni Bogani, Direttore Artistico del Montecatini International Short Film Festival, e di una platea di registi e autori cinematografici coinvolti nell’iniziativa, e darà un contributo importante alla promozione degli autori emergenti della Toscana.
Marcello Zeppi commenta: «Il lancio di MISFF Factory Lab è il primo atto che inaugura ufficialmente le attività della settantesima edizione del nostro Festival, in programma per il 2019. Ed è un’iniziativa rivoluzionaria: il nostro Festival non si limita più a dare visibilità ai progetti dei giovani, ma adesso scende in campo per realizzarli assieme a loro e a distribuirli, grazie ad una rete di accordi e frequentazioni con alcuni dei più prestigiosi festival internazionali. Ne citiamo solo alcuni: il portoghese Festival di Avanca, il Festival Internazionale del Cortometraggio di Clermont-Ferrand, il russo Bridge of Arts, lo spagnolo FEC - Festival Europeu de Curtmetratges, il Valletta Film Festival, e altri con cui stiamo avviando nuovi progetti di partnership».
Primo film ad essere co-prodotto e distribuito grazie al MISFF Factory Lab sarà Levante, Il Vento dell’Est di Misha Tarasiuk e Iuliana Anitei, due giovani studenti della Scuola di Cinema Immagina che, attraverso il crowdfunding e il supporto del MISFF hanno visto realizzarsi il loro sogno: la pellicola, un noir sperimentale all’insegna del mistero, sarà terminata entro i primi mesi del 2019, e poi messa in distribuzione dallo spin-off del Festival del Cortometraggio di Montecatini.
Inoltre, MISFF Factory Lab ha già in cantiere la distribuzione di alcuni dei lavori più interessanti che- dal 22 al 28 di ottobre scorso- sono appena passati dal Festival di Montecatini: Zoroastro e Toct di Giuseppe Ferlito (regista e Direttore Artistico della Scuola di Cinema Immagina, che collabora da anni con il MISFF), Social Killer di Domenico Costanzo (storico collaboratore di Leonardo Pieraccioni), Saranno Famosi? di Alessandro Sarti (un progetto nato per finanziare la Fondazione Tommasino Bacciotti) e Come la prima volta di Emanuela Mascherini, che, dopo un fortunato passaggio alla Mostra Internazionale del cinema di Venezia, ha vinto il Premio Vetrina Internazionale MISFF – FEDIC all’ultima edizione del MISFF. E poi ancora: Educazione Cartesiana di Mario Mariani e Alessandro Tassi, dedicato al tema del fine vita, e Sorelle di Sangue di Andrea Bruschi, che descrive lo speciale rapporto che lega due ragazze di differenti etnie. Altri progetti, rigorosamente indie, sono in dirittura d’arrivo, con le stesse modalità.
E non è tutto: MISFF Cinema School, altro spin-off del Festival, sta producendo e distribuendo cortometraggi nei festival cinematografici attraverso convenzioni con le scuole toscane in regime di Alternanza Scuola lavoro, che coinvolgono più di cinquecento studenti; i risultati di un anno di lavoro nelle scuole sono stati proiettati nel corso del Festival nello storico cinema Imperiale di Montecatini, alla presenza dei ragazzi delle scuole e dei Dirigenti scolastici: lavori come Rael di Luca Borgioli, Rerum Potiri di Andrea Innocenti, La doppia faccia delle felicità di Margherita Pallanti, L'amicizia nel Cassetto di Alberto Niccolai, Portrait of Love - Ritratto d'Amore di Adele Maltempo, Tinta Unita di Chiara Corsini e BRNBQ di Filippo Balducci hanno mostrato al pubblico in sala le enormi potenzialità e il talento dei ragazzi coinvolti nel progetto.
Il MISFF conferma così la sua natura di “palestra” del cinema, dove tutti i giovani e gli autori emergenti possono imparare l’arte del cinema e –perché no- trovare uno sbocco professionale. Da Montecatini sono infatti transitati negli ultimi anni tanti giovani promettenti, che da qui hanno preso il volo: registi come Alessandro Grande, che, dopo il passaggio al MISFF, ha trovato la consacrazione con il suo corto Bismillah vincendo il David di Donatello e ottenendo la candidatura agli Oscar 2019, e che dice: «Il festival del cinema di Montecatini è un vero e proprio luogo di formazione e di condivisione. Oggi, per fare la differenza, un festival deve essere qualcosa di più, e deve offrire un’esperienza a 360° ad un autore: non solo la possibilità di avere una vetrina per il proprio lavoro, ma anche quella creare una rete di contatti, di condivisione, per poter tornare a casa con un bagaglio più importante».
Fonte: Ufficio Stampa
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