Pisa esce da rete Ready, Nardini (Pd): "Traditi gli elettori di Conti che lo credevano moderato"

"La Giunta Comunale di Pisa ha deliberato di recedere dall'accordo con Regione Toscana per l'adesione a Re.A.Dy", la Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni contro le discriminazioni per l'orientamento sessuale e l'identità di genere. Un'amministrazione che fa questo è un'Amministrazione che, come logica conseguenza, sceglie di discriminare e di strizzare l’occhio ai razzisti e agli omofobi, anziché rispettare gli amori di tutti e di tutte. Nella delibera si legge che "sono venute meno le motivazioni" di tale adesione. Dunque le discriminazioni non esisto più? Si dimenticano, i nostri amministratori, che recentemente una coppia di ragazzi gay è stata aggredita in pieno centro? Si rendono conto della pericolosità del messaggio che stanno dando in cambio di un pugno di voti? Vergognatevi! Si tratta di un attacco esplicito alla dignità di nostri concittadini e concittadine e, dunque, all’intera città, ma Pisa non starà a guardare: sono certa che anche tanti pisani in buona fede che hanno votato questo Sindaco semplicemente per un desiderio di cambiamento, senza essere degli estremisti di destra - e ce ne sono molti - faranno sentire la propria voce, perché in campagna elettorale non erano stati avvisati che il finto moderato Conti sarebbe stato la marionetta dell'estrema destra e di chi odia le differenze. Sindaco, questa volta il tuo mutismo cronico parla più di mille parole, hai scelto da che parte stare: dalla parte della discriminazione, che è e resterà sempre la parte opposta alla storia e all’identità della nostra città. Personalmente sarò domani al presidio di protesta organizzato da Arcigay e porterò ufficialmente la questione in Consiglio Regionale per dare il massimo rilievo a questo atto pericolosissimo".

Alessandra Nardini, consigliere regionale Pd

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