“Occorre aprire un confronto operativo tra Istituzioni centrali e regionali e mondo imprenditoriale per definire una strategia di medio e lungo periodo sia sulla produzione del materiale utile alla forestazione delle aree colpite che sulla valutazione delle operazioni da pianificare nelle città per una corretta riqualificazione del patrimonio arboreo urbano ormai esaurito e da rinnovare” è sulla base di questa richiesta che Francesco Mati, Presidente del Distretto Rurale Vivaistico-Ornamentale, e presidente della sezione prodotto florovivaistico di Confagricoltura, ha chiesto al Governo un tavolo straordinario di tutti i soggetti interessati.
“Abbiamo scritto sia al Ministro delle politiche agricole alimentari forestali e del turismo Gianmarco Centinaio che al Sottosegretario Franco Manzato - spiega Mati – perché alla luce dei recenti avvenimenti legati al maltempo e alle gravi conseguenze provocate al patrimonio arboreo forestale ed a molte delle alberature urbane sono convinto che sia urgente convocare il Tavolo Nazionale della Filiera Florovivaistica per una riunione straordinaria. Nel Tavolo di filiera sono presenti infatti Associazioni e Distretti del settore che tra i loro associati annoverano le aziende più importanti del Paese che possono contare su conoscenze tecniche, capacità ed esperienza già utilizzati sul territorio nazionale ed estero”.
“Per noi florovivaisti – precisa il Presidente del Distretto Rurale Vivaistico-Ornamentale - è essenziale che anche le istituzioni pubbliche sia nazionali che locali si rendano conto dell'importanza di agire correttamente e con le giuste competenze sulle complesse tematiche da affrontare, ciò anche per evitare l’effetto degli “pseudo esperti” che ha prodotto mostri come nel caso della Xylella fastidiosa in Puglia”.
“Quel tavolo è necessario perché vi partecipa la quasi totalità della filiera florovivaistica e dell’indotto che alimenta, le Università e le Regioni con una presenza del settore di tutto rilievo e sono convinto che potrebbe fornire sicuramente un supporto tecnico specifico che non ha eguali a livello nazionale” conclude Mati.
Fonte: Confagricoltura Toscana
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