Trasparenza e legittimità sono le due parole che accompagnano la rinascita dell'area ex Gozzini. Sono anche le due parole chiave utilizzate dal sindaco di Santa Croce sull'Arno Giulia Deidda in un giorno importante per il quartiere e per il comune: oggi, sabato 10 novembre, la zona è ufficialmente libera dall'amianto, la 'piaga' che lo aveva colpito da anni. I lavori sono andati avanti per anni e il costo dell'operazione si aggira attorno a 300mila euro.
Da tempo infatti i cittadini avevano manifestato preoccupazione per la quantità di amianto, materiale che costituiva la maggior parte delle coperture degli edifici che costituiscono l’ex complesso industriale. Si era costituito un apposito comitato, che ha avuto a che fare con le varie forze politiche e soprattutto con l'amministrazione comunale. "Già dalla scorsa campagna elettorale", assicura Deidda, "ci siamo presi l'impegno di lavorare a questa criticità, ci siamo impegnati a cercare una strada per intervenire e rimuovere le coperture. Adesso in alto si vede il cielo, non il tetto in amianto".
Non è stato facile, perché come spiega il sindaco "abbiamo dovuto trovare un percorso che rendesse possibile l'intervento di un ente pubblico con risorse proprie in area privata". L'aiuto fondamentale è arrivato dal Ministero dello Sviluppo Economico. Grazie al Mise, il Comune ha ottenuto la garanzia per l’Ente del risarcimento da parte del futuro acquirente.
Questi due step sono al centro delle due parole chiave succitate: "La trasparenza è stata fondamentale perché è stato costituito un tavolo tecnico-politico per seguire passo passo le operazioni. Il secondo passo è stato fondamentale soprattutto per procedere nella legittimità dell’operazione, potendo così davvero attuare l’impegno preso con i cittadini. Questo per spiegare quanto stia a cuore la salute dei cittadini. Devo comunque ringraziare la solidarietà di Santa Croce e di tutte le associazioni o forze politiche, perché abbiamo lavorato tutti assieme per riqualificare il quartiere".
L’ex Gozzini è un complesso industriale dismesso che occupa una porzione importante di un quartiere residenziale la cui strada principale è via Curtatone e Montanara; si tratta di un complesso di proprietà privata da anni gestito dai Commissari liquidatori della Primavera '90 - Società Cooperativa Edilizia in LCA, società che aveva acquisito l’area e che poi era fallita. Per quanto riguarda il futuro della zona, ancora non c'è un piano nero su bianco ma probabilmente sarà venduta all'asta e sarà trasformata in un'area residenziale con spazi verdi e commerciali.
L'inaugurazione odierna, inoltre, ha lasciato spazio anche a un piccolo inconveniente. Un 83enne arrivato in via San Vito per assistere all'incontro si è accasciato mentre era in sella alla sua bici. Un po' di timore da parte dei presenti, ma l'arrivo della Misericordia di Santa Croce sull'Arno ha riportato la calma: solo tanta paura, l'83enne sta bene e non è neppure stato portato all'ospedale.
Ex Gozzini Santa Croce, l'iter dei lavori
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