Alle amministrative 2019 mancano ancora quasi sette mesi, un tempo che in politica può sembrare enorme. Non a Santa Croce sull'Arno, dove da circa cinque anni il Club Ricostruiamo si è dato da fare per arrivare pronto alla sfida col Partito Democratico e ha messo le fondamenta per portare alle urne un centrodestra compatto. L'esperienza Ricostruiamo Santa Croce e Staffoli del 2014, quando il centrodestra confluì in una lista civica, non fu positiva se si concentra lo sguardo solo sul voto, ma vero è che dal giorno dopo lo scrutinio il cdx santacrocese è al lavoro per maggio 2019.
Oggi, venerdì 9 novembre, il Club Ricostruiamo ha chiamato a raccolta decine di elettori o semplici simpatizzanti alla Caffetteria Giannini, alla presenza del vice sindaco di Pisa Raffaella Bonsangue. Ancora è presto per parlare di candidati, ma una cosa è certa e la si può scolpire nella pietra all'inizio della campagna elettorale: Fratelli d'Italia, Lega e Forza Italia correranno assieme. A confermarlo è Gianpaolo Sordi, presidente del Club, sulla stessa linea di pensiero dei vari esponenti politici: non solo i consiglieri comunali Flavio Baldi e Marco Rusconi, ma anche Enrico Giuntoli di FI, Daniela Zocchi di FdI e Gustavo Pagni della Lega.
Come detto, non è ancora stato tirato fuori il nome del candidato sindaco, anche perché sono molte le cose da chiarire. Giuntoli, però, afferma: "Abbiamo lavorato per dare un'alternativa concreta, un percorso iniziato nel 2014. Santa Croce è da migliorare dopo settant'anni di sinistra, noi ci proponiamo uniti perché senza unità non si va avanti".
Nel 2014 Ricostruiamo fu antesignano dell'unione FdI-Lega-Fi per la Toscana sbandierata di recente da Torselli e Ceccardi, un tris regionale che si sta facendo largo anche nei comuni che sono andati o andranno al voto nei prossimi mesi. Se si sposta lo sguardo verso il governo nazionale, si vede come il partito di Salvini stia pian piano distaccandosi dall'alleato di un tempo Berlusconi, con FdI che guarda esitante la componente grillina. A Santa Croce, così come in altri comuni, l'intenzione è quella di ribaltare questa 'divisione' di facciata nel centrodestra nazionale. "Andiamo avanti uniti perché è la volta buona, lavoriamo tutti assieme perché così possiamo farcela" sono le parole di Pagni, Zocchi e Giuntoli.
Le domande che sorgono spontanee sono due. La prima: il Movimento Cinque Stelle? A rispondere è Giuntoli, a cui fa eco Sordi: "Per ora non precludiamo niente, valutiamo chi vuole entrare nella coalizione. Servono alcune caratteristiche fondamentali, la 'squadra' deve avere a cuore Santa Croce e mostrare competenza politica".
La seconda domanda è più complessa: il centrodestra correrà ancora come lista civica o sotto un simbolo? Qui si aprono strade differenti e, stando agli esponenti politici santacrocesi, è un ambito ancora da definire. Il simbolo attira molto. Per dire, in Toscana non è mai stato così potente il Carroccio e le convergenze paiono alquanto favorevoli. Dall'altra parte c'è la figura modello di una via più tradizionale di intendere la politica locale: la persona. Nei comuni più piccoli in special modo (a Santa Croce non si potrà andare al ballottaggio) è spesso la figura del candidato sindaco a 'venire prima' del simbolo. Il lavoro del Club Ricostruiamo e del centrodestra santacrocese passa dunque da questi due poli, anche se casi recenti - Siena e Pisa in grande, Cascina in piccolo - hanno dimostrato come la linea del civismo sia in calo.
"Siamo stati un incubatore politico per cinque anni. Ci siamo dedicati alla sicurezza, alle industrie, al commercio, alla viabilità e soprattutto ai santacrocesi. Siamo cambiati e abbiamo una veste nuova, speriamo di poterla portare anche a Santa Croce" è il bilancio di Sordi per l'associazione. Un adagio latino recita 'Vis unita fortior', ovvero 'la forza unita è più forte', e questo è quello che per ora ha in mente il cdx a Santa Croce. Maggio 2019 è lontano, ma in realtà è dietro l'angolo.
Gianmarco Lotti
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