Nuova figura di mediatore interculturale, convegno della Regione a Firenze

C'è bisogno di una nuova figura di mediatore interculturale. Se ne parlerà sabato 10 novembre, dalle 9.30 alle 11.15, nel corso di un convegno organizzato da Regione Toscana insieme ad Anci Toscana, l'associazione dei comuni. Interverranno, insieme a numerosi esperti, l'assessore regionale alla presidenza e all'immigrazione Vittorio Bugli, che aprirà i lavori, e l'assessore toscana alla formazione, Cristina Grieco. Per Anci ci sarà l'assessore del Comune di Firenze Sara Funaro.

Oltre alla sessione plenaria sono previsti una serie di workshop parallelli. L'appuntamento è in piazza Ghiberti, nell'auditorium della facoltà di architettura.

L'importanza di una nuova figura di mediatore deriva anzitutto dai numeri. In Italia vivono 5 milioni di stranieri residenti, l'8,5% della popolazione complessiva. A questi si somma chi non è iscritto all'anagrafe: probabilmente altri 300 mila. In Toscana gli stranieri residenti sono poco più di 430 mila e rappresentano l'11 per cento della popolazione. Vanno aggiunti gli ospiti dei centri di accoglienza straordinaria e del sistema Sprar, ovvero i richiedenti protezione internazionale e rifugiati, in tutto poco più di 11 mila. Stranieri che vanno a scuola (oltre 55 mila), che si rivolgono ai centri per l'impiego (poco meno di 30 mila), che sono presi in carico da servizi sociali e sanitari territoriali.

C'è sempre più bisogno di un vero mediatore tra culture e di un esperto di intercultura anziché di un tecnico delle attività di facilitazione dell'integrazione socio-culturale, così come era stata definita nel 2009. Dopo il 2011 il contesto è cambiato e un mediatore è essenziale per il buon funzionamento dei servizi pubblici e dell'accoglienza.

La proposta di revisione, al centro del convegno, vuol rispondere a questa esigenza. E' stato uno dei temi al centro dell'elaborazione del libro bianco sull'accoglienza dei richiedenti asilo della Regione Toscana.

Fonte: Regione Toscana - Ufficio Stampa

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