Ricordo alla cittadinanza che sul fronte riscaldamenti è operativa la possibilità di accenderli, anche se le temperature sono ancora miti, dal 1 Novembre e fino al 15 aprile – salvo diversa ordinanza firmata dal sindaco – ed è possibile utilizzare il riscaldamento per un massimo di 12 ore al giorno. È inoltre previsto che non si possano superare i 20 gradi centigradi, con solo 2 gradi di tolleranza (massimo 22°C) per case, scuole e uffici. Non si possono invece superare i 18 gradi negli edifici dove si svolgono attività industriali e artigianali (o equiparabili).
Si tratta di limiti di temperatura ritenuti adeguati per svolgere al meglio le attività lavorative e per la vita quotidiana. Quanto sopra perché ritengo doveroso sensibilizzare i cittadini affinché, vista la situazione climatica attuale, venga limitato al massimo l’utilizzo del riscaldamento come stiamo facendo anche noi negli edifici comunali, fatta eccezione per gli asili nido, le scuole materne e per le strutture che accolgono persone anziane. Il rischio maggiore legato all’accensione dei riscaldamenti è naturalmente quello dell’incremento delle polveri sottili e dell’inquinamento atmosferica.
Non bisogna quindi superare i limiti non solo per attenersi alle leggi vigenti ma anche perché abusare dei riscaldamenti danneggia l’ambiente inquinando l’atmosfera della città. L’inquinamento generato dagli impianti di riscaldamento è tra i maggiori fattori scatenanti dei malanni di stagione e di altri danni alla salute causati dall’escursione termica tra interno ed esterno.
Guardando gli ultimi dati messi a disposizione dalle centraline di rilevamento la situazione è attualmente positiva ma sarà nostra premura tenere sotto controllo questi dati visto che nel 2018 ci sono stati superamenti nel mese di gennaio PM10 53ug/m3 e nel mese di febbraio PM10 69ug/m3.
Il 05 novembre, ultima giornata monitorata da Arpat, il valore più alto delle Pm10 era pari a 14 microgrammi per metro cubo. Il limite per non sforare i parametri è fissato a 50 microgrammi al metro cubo, pertanto il Comune di Pisa ha un indice di qualità definito ”buono” ma non dobbiamo abbassare la guardia perché l’inquinamento che subiamo quotidianamente proviene dalle polveri sottili che vengono emesse direttamente proprio dal riscaldamento domestico.
L’obiettivo della Lega è preservare la salute dei cittadini pertanto sarà inviata una lettera al Dipartimento di Prevenzione della Azienda USL per sensibilizzare gli uffici preposti alle verifiche periodiche previste per legge sugli impianti di riscaldamento nell’ottica anche di una prevenzione degli infortuni domestici perchè è di fondamentale importanza che gli impianti siano realizzati in conformità alle norme di sicurezza previste dal DM n. 37/2008.
Alessandro Bargagna, capogruppo Lega in Consiglio comunale a Pisa
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