Il pulpito Di Giovanni Pisano nella chiesa di Sant’Andrea è uno dei capolavori assoluti dell’arte di tutti i tempi. I dissesti e i problemi di conservazione che si sono manifestati e si sono accentuati negli ultimi tempi impongono con urgenza di studiare le condizioni di stabilità del pulpito, con rilievi, analisi e indagini che consentiranno di definire le forme più opportune di intervento e di restauro. La Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato ha predisposto da tempo un progetto di ‘studio e restauro’ del pulpito, che ora è stato accolto e condiviso dalla Fondazione Friends of Florence.
“Lo studio e il monitoraggio del pulpito di Giovanni Pisano è indispensabile per conoscere le reali condizioni di salute di quello che è uno dei capolavori assoluti dell’arte di tutti i tempi. – Spiega il Soprintendente Andrea Pessina - Le indagini, avviate tra il 2007 e il 2008 dall’Opificio delle Pietre Dure, possono ora essere completate con la collaborazione dell’Università degli Studi di Firenze e si concluderanno con un meditato intervento di restauro. Tutto ciò sarà possibile grazie alla sensibilità e generosità della Fondazione Friends of Florence, che ringrazio di cuore.”
Per Friends of Florence l’intervento al Pulpito di Giovanni Pisano rappresenta il secondo progetto di restauro di un’opera ubicata nel territorio toscano. “Siamo felici di partecipare a un altro importante progetto che, dopo il restauro del Cenacolo di Ghirlandaio alla Badia a Passignano sostenuto dalla nostra Fondazione, estende ancora di più l’attività di Friends of Florence nel territorio toscano come la nostra missione vuole. - Sottolinea la Presidente Simonetta Brandolini d’Adda che così continua - Il Pulpito di Giovanni Pisano è stato uno dei primi grandi passi nella scultura verso il Rinascimento ed è stato apprezzato e studiato poi per secoli dai grandi artisti come un modello di ispirazione stilistica. Lo studio approfondito e il restauro hanno un’importanza vitale per conservare questo magnifico capolavoro e offrire alle future generazioni la stessa opportunità che oggi abbiamo noi di poterlo vedere, studiare e fruire secondo i valori che la cultura occidentale ci insegna attraverso l’arte.”
Con la Diocesi di Pistoia e la Parrocchia di Sant’Andrea è stato sottoscritto un protocollo d’intesa in base al quale la Fondazione Friends of Florence finanzia il progetto con un importo complessivo di 230mila euro, e nei giorni scorsi è stato sottoscritto un contratto di ricerca tra Soprintendenza, Fondazione e Università degli Studi di Firenze (Dipartimento di Scienze della Terra e Dipartimento 2 di Ingegneria Civile e Ambientale) per la realizzazione delle attività di studio, indagine e analisi strutturale.
“Il pergamo, l'ambone di Giovanni Pisano nella antica pieve della città S.Andrea, oltre che essere una straordinaria opera d'arte, è un richiamo a quel dono sublime per l'umanità che è la parola di Dio; quella Parola che è divina rivelazione dell'amore di Dio per l'uomo, che si fa carne umana in Gesù di Nazaret. – Spiega il Vescovo di Pistoia SE. Mons. Fausto Tardelli che così continua - Giustamente Pistoia è stata chiamata la città dei pulpiti, perché ne custodisce, in una concentrazione unica, un numero considerevole. Quello di Giovanni pisano è il più bello, laddove la pietra prende vita a narrarci tutta la vicenda umana, investita dalla Parola creatrice e rigeneratrice di Dio. Un monumento così importante ha bisogno di continua attenzione e di premurosa salvaguardia. Per questo sono davvero felice che una realtà come Friends of Florence, si sia interessata ad esso e abbia, con grande sensibilità, deciso di impegnarsi in modo davvero considerevole al suo restauro. Ringrazio di cuore la Presidente Simonetta Brandolini d’Adda per questo interessamento così concreto che arricchisce la nostra città e rende maggiormente godibile a tutti un bene di eccezionale bellezza”.
Fonte: Friends of Florence
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